«Stop graffiti, ora vietiamo le bombolette ai minorenni»

Bene la sentenza. Ma ora ci vuole anche altro. Ad esempio proibire le bombolette spray nei cortei e comunque vietarne la vendita a chi non ha compiuto 18 anni. È quello che propone Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia, l'associazione che rappresenta i proprietari di immobili a Milano. La sentenza del tribunale di Milano che per la prima volta in Italia ha imputato a due graffitari il reato di «associazione per delinquere finalizzata all'imbrattamento e al deturpamento», è «ineccepibile, sia dal punto di vista giuridico, sia dal punto di vista sociale» dice. Ora infatti chi imbratta la città sa che rischia e rischia pesante: una condanna per associazione per delinquere, da 6 mesi a 20 giorni di reclusione, più di 800 ore ai servizi sociali come ha deciso il giudice. Ma questo deve essere solo l'inizio di una battaglia che si combatte su più fronti. «Milano è da tempo l'obiettivo preferito di writers provenienti da mezzo mondo - spiega Colombo Clerici - Per ridurre gli attacchi, oltre a sentenze esemplari, occorrono altri provvedimenti, quali, ad esempio, il divieto di possesso di bombolette durante i cortei e il divieto di vendita delle stesse ai minori di 18 anni».

E spiega: «Infatti questi atti gravemente asociali sono aggressioni all'ambiente urbano e civico e, oltre a causare danni materiali agli immobili e di immagine alla città che si traducono in una perdita di attrattività della stessa, producono anche una idea di degrado estetico con il quale i cittadini debbono convivere, assolutamente diseducativa soprattutto per le nuove generazioni».

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