Lo stop alla metro fa scattare la politica

Lo stop alla metro fa scattare la politica

All’indomani della bocciatura dell’agibilità della prima tratta della metropolitana 5, Bignami- Zara, per l’Incontro mondiale delle famiglie, a una settimana dall’arrivo del Papa, lo scontro si consuma a livello istituzionale. E se c’è chi è più ottimista e aprendo alla possibilità di ribaltare il parere del Ministero dei Trasporti, c’è chi appare rassegnato. Intanto sul Comune piovono le accuse, la richiesta di assunzione di responsabilità, una commissione d’inchiesta che inchiodi l’amministrazione alla sua incapacità, l’invocazione di scuse ufficiali.
«Dobbiamo fare il possibile perché la linea M5 sia aperta e possa funzionare per la visita del Papa come era stato stabilito» incalza il presidente della Regione, Roberto Formigoni. «Abbiamo già comunicato al Comune - prosegue - che siamo pronti a collaborare e a lavorare insieme anche presso il Ministero per fare tutto quello che è necessario in modo che la Commissione verifiche che sussistono le condizioni per dare il via libera al servizio». Non si fa attendere la replica dell’opposizione al Pirellone: «Vorremmo ricordare a Formigoni che nel comitato per la sicurezza la Regione ha un rappresentante esattamente come MM e quindi deve assumersi le proprie responsabilità» sentenzia il consigliere del Pd Franco Mirabelli. Alza il tiro il consigliere regionale del Carroccio Davide Boni, per cui lo stop alla lilla «è una figuraccia mondiale»: «Ha fatto bene Formigoni a offrire collaborazione».
Pisapia che ha collezionato una «figuraccia mondiale» si trincera dietro il silenzio e manda avanti l’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran, che minimizza. «È una decisione che ci amareggia, ma il ruolo della M5 era comunque marginale quindi non cambia il piano di accessibilità al sito». Maran ha spiegato che «il parere è stato dato in maniera precauzionale: se il principio è quello, dubito che possa modificarsi». Nulla da fare, nonostante i proclami del governatore. «Il parere della commissione di Roma sconfessa quello della commissione di Milano, che tra l’altro è sempre presieduta dal rappresentante del ministero - ha aggiunto Maran - MM ha fatto delle controdeduzioni in cui sostiene la bontà del lavoro precedente. Certo ci sarebbe piaciuto inaugurare la linea in occasione del Family Day». In serata però si passa ai fatti e gli assessori alla Mobilità della Regione Raffaele Cattaneo, della Provincia Giovanni De Nicola e del Comune Maran siglano un patto per fare pressing sul Ministero dei trasporti. La base? La relazione tecnica di MM che risponde ai dubbi sollevati dal dicastero. Obiettivo: convincere Roma dell’agibilità della lilla.
Una commissione d’inchiesta è quanto chiede il vicepresidente del consiglio comunale Riccardo De Corato: «Se non vi sarà un chiarimento nelle prossime ore sarà necessario attivare una Commissione d’indagine che chiarisca tutti gli aspetti di questa rocambolesca vicenda sulla quale sindaco e vicesindaco, delegata all’organizzazione, continuano a tacere».

Mezzi gratuiti - già decisi per il mega concerto di Madonna - il 3 giugno varrebbero più di mille scuse per il capogruppo del Pdl Carlo Masseroli: «Sarebbe il segnale che questo sindaco vuole veramente accogliere i pellegrini che arrivano da tutto il mondo».

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