La Regione interviene sul tema moschee. E lo fa su due fronti. Da un lato chiarisce la portata delle norme esistenti. Dall'altro mette a punto regole nuove, per introdurre requisiti ulteriori alla realizzazione di luoghi di culto. E non si tratta (solo) della proposta di legge firmata dal leghista Massimiliano Romeo. Lo stesso assessore Viviana Beccalossi (di Fratelli d'Italia) è al lavoro in questi giorni con la sua struttura. E ha le idee molto chiare: «La legge 12 è un'ottima legge ma a distanza di anni alcuni aspetti devono essere rivisti, il mondo è cambiato e non possiamo non tenerne conto». «Non può essere il singolo sindaco a decidere di aprire una moschea, a me interessa anche ciò che si fa dentro». È chiaro che questo lavorìo è in rotta di collisione con i progetti di tanti Comuni, anche Milano. Però, ancor prima delle riforme, è la stessa normativa attuale che pone limiti stringenti.
E dal Pirellone chiariscono che già in base normativa di legge attuale i nuovi luoghi di culto devono essere previsti negli strumenti urbanistici vigenti, e in caso contrario occorre intervenire con variante urbanistica.Stop della Regione alle moschee «Più limiti, priorità sicurezza»
La Beccalossi studia la riforma della legge urbanistica: «È cambiato tutto, va rivista» E dal Pirellone avvertono: «Se i luoghi di culto non sono previsti, serve la variante»
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