Da «invasori» armati della città a ragazzi e ragazze che lavorano per la sicurezza, cui i milanesi offrono cappuccino e brioche. È la parabola dell'operazione Strade sicure, che il 4 agosto è arrivata a 11 anni di attività. Oggi a Milano ci sono circa 600 militari dell'esercito impegnati nella missione, di questi il 6-7 per cento sono donne. «L'impiego del personale militare - spiega la forza armata in un bilancio di questi 11 anni - ha contribuito in modo significativo all'innalzamento del livello di sicurezza percepito dalla gente».
La nostra città fa parte del Raggruppamento «Lombardia Trentino-Alto Adige», che comprende anche Brescia, Bergamo, Como, Varese, Bolzano e il Brennero. In tutto impiega circa 900 soldati e in questo momento è affidato al comando del Settimo Reggimento Alpini che ha la propria base storica a Belluno. Sono più o meno 300 gli alpini del Settimo inviati qui per presidiare strade e obiettivi sensibili. A livello nazionale i militari di Strade sicure sono 7mila, in 53 località tra metropoli e aree critiche. L'operazione è nata il 4 agosto 2008 e ha affiancato i soldati alle altre forze dell'ordine come supporto nel controllo delle principali aree urbane. Le pattuglie, a piedi o a bordo di mezzi dell'esercito, sorvegliano inoltre i punti sensibili per contrastare la criminalità e prevenire possibili attacchi terroristici. La presenza dei soldati in strade e piazze, che inizialmente doveva essere temporanea, oggi è vista dai cittadini con generale favore. «Si pensi che a volte la gente lascia pagato per noi il caffè e il cornetto dice ad esempio il primo caporal maggiore Francesco Todisco -. Ovviamente tutto ciò ci fa molto piacere, ci rende proprio felici. Sono piccoli gesti che valgono più di mille parole ed elogi, denotano che siamo apprezzati dai cittadini».
Nell'ultimo anno il Raggruppamento «Lombardia Trentino-Alto Adige» ha identificato più di 4mila persone, denunciato 250 sospettati, di cui 120 anche arrestati, ha sequestrato oltre due chili di sostanze stupefacenti, ha controllato circa 200 veicoli e ne ha poi sequestrati una decina. Per gli alpini del Settimo questa è la seconda missione in Lombardia. Sono stati inviati a Milano già nel 2018, dopo aver operato a Roma, Caserta e Val di Susa.
Così il comandante del Raggruppamento, colonnello Stefano Fregona, che è stato anche comandante del Settimo alpini: «Sono molto fiero dei miei uomini e donne, la loro professionalità è garanzia di sicurezza. Risultati come quelli che stiamo conseguendo sono il frutto dell'intenso addestramento svolto nei mesi di preparazione».
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