Dopo un anno di test, la giunta conferma l'operazione «street food». In occasione di Expo aveva lanciato il bando per 28 operatori (50 mezzi in totale) interessati a vendere prodotti alimentari provenienti da tutto il mondo ma anche Dop, della tradizione italiana e lombarde e prodotti freschi, muovendosi a bordo di piccoli mezzi ecologici. Dall'ape con i fritti napoletani di «Frie N'Fuie» alle fragole a km zero di «StraBerry», il cibo di strada in versione milanese è diventato di moda. «Terminato con successo il test - spiega l'assessore al Commercio Cristina Tajani - ora vogliamo ampliare il numero di operatori che possono offrire questa apprezzata esperienza di gusto ai milanesi e ai turisti. Lo street food è oggi una modalità di commercio ampiamente diffusa nelle capitali europee e mondiali ma che anche sul territorio nazionale vede il moltiplicarsi di occasioni per assaporare i gusti locali attraverso la cucina di strada. Vogliamo incentivarlo». Facendo presente che «è una occasione di lavoro per molti giovani che nello street food hanno trovato un'opportunità occupazionale». Dopo una modifica del regolamento da parte del Consiglio, saranno messe a bando 50 autorizzazioni della durata di 3 anni (i mezzi che hanno partecipato al primo bando saranno prorogati fino a quel momento, poi dovranno gareggiare).
Tutti i mezzi (tricicli o quadricicli) dovranno essere eco-friendly e potranno operare in tutta la città, salvo in piazza San Babila/Castello, piazza Santa Maria delle Grazie, San Siro e dovranno mantenere una distanza di 500 metri d fiere e mercati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.