Studente dà una lezione a Pisapia

Il giovane contesta il sindaco su tasse e soldi ai rom. A Pavia scoppia la polemica per i profughi in hotel a 4 stelle

Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia contestato da uno studente
Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia contestato da uno studente

Alessandro ha avuto coraggio da vendere. I compagni di classe hanno provato a frenarlo ma è stato un fiume in piena. «Sindaco, hai dato i soldi agli zingari e ai rom, sei una m...». Uno studente delle scuole superiori ha dato il benservito a Giuliano Pisapia. Non ha fatto in tempo a salite sul palco della prima Giornata della legalità al teatro Dal Verme che il ragazzino dalla platea ha gridato a voce alta la propria contestazione prima di uscire dalla sala. Lo hanno invitato a rientrare, per chiarire le sue parole. In bermuda, Nike colorate ai piedi, non ha avuto timori. É salito sul palco ribadendo al microfono e in faccia al sindaco le sue accuse: «Io mi informo, mi piace informarmi - attacca -. Perchè ha aumentato l'Imu? E perchè ha alzato il biglietto del tram? Io vedo la gente del mio quartiere che non arriva a fine mese. Invece lei ha dato soldi ai rom». Pisapia prova a difendersi. L'Imu «è allo 0,6% ma si sapeva che l'avrebbe pagata lo Stato quindi il problema non c'è. Dovresti informarti ma tenendo conto della realtà. Milano ad esempio ha l'Irpef più bassa e la maggiore esenzione d'Italia». Sulla gente che non arriva a fine mese ribatte: «Vuoi che non lo sappia? Ma per i servizi, come le mense scolastiche, chi non può pagare non paga. Non tutti hanno fatto questa scelta. Anche per i mezzi pubblici abbiamo le tariffe più basse per un servizio di trasporto tra i più ampi. Abbiamo alzato il ticket perchè non ce la facevamo». «Non ce la fate per tutti i soldi che vi mangiate voi» è la replica a muso duro del ragazzo. Il sindaco gli rinfaccia che da avvocato guadagnava molto più di ora, «ho lasciato la mia professione per lavorare per la città, e vado in giro in bici senza scorta. Vedi altri sindaci fare lo stesso? Non devi mettere tutti sullo stesso piano». Fine del match. É il consigliere di Fdi Riccardo De Corato nel pomeriggio a rimarcare che sul tema rom Pisapia «non ha detto una parola. Non ha citato ad esempio il villaggio di via Lombroso consegnato ai nomadi, la politica di integrazione basata su fondi per le case in “autocostruzione“, gli sgomberi-farsa». E «ancora più smemorato è apparso sul tema delle tasse, visto che il Comune lo scorso 24 gennaio «ha intascato 44 milioni dalla mini-Imu, non coperta dallo Stato ma dai milanesi».
Ma sul tema dei fondi agli immigrati ieri ha protestato duramente anche la Lega, una contestazione partita da Pavia e sfociata a Milano con un presidio davanti alla prefettura e cartelli contro il ministro Alfano e Pisapia. Pietra dello scandalo, la sistemazione di alcuni dei 360 profughi arrivati la notte scorsa in Lombardia in hotel a 4 stelle in provincia di Pavia. «Basta ospitalità a 140 euro a notte ai clandestini mentre i nostri non arrivano a fine mese» accusa il segretario Matteo Salvini. L'assessore regionale alla Sicurezza Simona Bordonali ha ribadito che «in Lombardia non c'è posto per altri immigrati, abbiamo già speso 9 milioni e avevamo già detto che non ci sono risorse per nuovi arrivi.

E invece assisteremo ad altri ingressi grazie alle scelte scellerate di alcuni Comuni che hanno sostenuto progetti di accoglienza cofinanziati dallo Stato». C'è anche Milano tra questi. Non offre posti in hotel, ma presso ex scuole o dormitori. Scatenando la proteste dei quartieri.

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