Sui treni notturni donne a rischio: dopo una certa ora carrozze riservate

Dagli scompartimenti riservati sui treno notturno o a lunga percorrenza ai taxi «rosa». Si è parlato anche di proposte per migliorare e rendere più sicura la mobilità delle donne milanesi, in città e verso l'hinterland o altre regioni durante il seminario organizzato ieri da Federmobilità. Un'occasione per mettere a confronto i piani urbani della mobilità sostenibile in tre grandi città, come Milano, Torino e Reggio Emilia. E in questa occasione Federmobilità tà ha presentato la Carta della mobilità delle donne, dieci proposte tra cui l'adeguamento di fermate e convogli, parcheggi di corrispondenza e taxi «rosa», tariffe facilitate per car sharing e biglietti multicorsa come alternativa agli spostamenti a piedi in orari serali o notturni. Piani e strumenti di pianificazione che tengano conto delle esigenze delle donne. Ed infine: donne alla guida delle aziende di trasporto. Rispondendo ad una domanda del pubblico ( tecnici e dirigenti delle amministrazioni locali) l'assessore milanese ai Trasporti, Pierfrancesco Maran ha precisato che gli incassi da Area C, quest'anno sono stimati tra i 20 e i 25 milioni di euro, con un costo di gestione intorno ai 6 milioni. «In modo trasparente - ha spiegato Maran - tutte le risorse provenienti dalla congestion charge saranno destinate alla mobilità sostenibile».

Risorse utile a garantire i servizi aggiuntivi Atm, il parcheggio d'interscambio di Comasina e il potenziamento del bike sharing. E proprio oggiin commissione Maran propone il recesso dall'associazione «Federmobilità Forum per il governo regionale, locale e urbano mobilità sostenibile».

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