Sul treno e in stazione calci e pugni a 4 poliziotti

In una settimana controllate 1.428 persone e tre arresti. Maullu: "Più risorse per la sicurezza"

Sul treno e in stazione calci e pugni a 4 poliziotti

Presi a calci e pugni per aver chiesto i documenti a due stranieri. A Pavia e Treviglio altre violenze contro la polfer che cercava di svolgere il proprio lavoro. Intanto in una settimana sono state controllate 1428 persone.

Continuano i controlli sui treni e di pari passo le aggressioni da parte di stranieri. Un ventenne senegalese e un trentenne ghanese sono gli ultimi di una lunga serie. Il primo a Treviglio si è accanito contro due poliziotti della Polfer a seguito di una richiesta di generalità a bordo treno, il secondo invece a Pavia si è scagliato contro altri due agenti alla richiesta degli operatori di allontanarsi dall'interno della stazione, dove aveva improvvisato un letto per trascorrere la notte. Entrambi sono finiti in manette come l'italiano di origini marocchine di 22 anni arrestato in Centrale: è stato identificato e portato in carcere per un vecchio ordine di esecuzione pena. Nonostante le frequenti reazioni violente riscontrate proseguono i controlli: sono 1.428 le persone identificate in una settimana dalla polizia ferroviaria di Milano, 676 gli stranieri di cui 17 irregolari. Secondo i dati forniti dalla questura del capoluogo lombardo, dal 6 al 12 agosto sono 34 le contravvenzioni elevate ai sensi del d.p.r. 753/80, 3 gli arresti e 50 le denunce a piede libero. «Le stazioni ferroviarie lombarde hanno bisogno di più risorse per la sicurezza, di maggiori agenti per i controlli delle carrozze e delle aree adiacenti agli scali. La situazione sta rapidamente sfuggendo di mano, e ciò che è accaduto a Pavia e a Treviglio lo dimostra in maniera anche fin troppo chiara - commenta l'europarlamentare di Forza Italia Stefano Maullu - Alcuni stranieri, per l'ennesima volta, hanno aggredito e malmenato ben quattro agenti Polfer, il che è completamente inaccettabile.

Dopo le molestie delle scorse settimane e le aggressioni ai danni degli agenti, ai quali va tutta la mia solidarietà, è ormai evidente che le stazioni lombarde non sono per nulla sicure, né per gli agenti né per i passeggeri».

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