Luca Squeri, coordinatore provinciale di Forza Italia. Parteciperà alla kermesse di Stefano Parisi?
«Non ci sarò. Non è una decisione legata al condividere o meno il percorso che ha avviato Parisi di aprire un dialogo con alcuni settori della società civile che normalmente non partecipano alla politica, sono molto interessato a quello che uscirà. Ma proprio per come ha organizzato l'evento, non prevede mi pare la presenza di rappresentanti di Forza Italia, non vorrei essere anomalo».
Non ci saranno politici sul palco, ma sono invitati ad assistere in platea. E molti ci andranno.
«Non è un'iniziativa di Forza Italia ma di Parisi, anzi ha fatto intendere che non si aspetta una grande partecipazione dal partito, non credo neanche sia fondamentale nel momento in cui devi intercettare chi è fuori dalla politica».
Però è l'esponente a cui Silvio Berlusconi ha chiesto di riformare il partito.
«Parisi ha avviato un percorso interessante, l'obiettivo di tutti è trovare i contenuti perché il centrodestra composto da Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia si allarghi e torni ad essere competitivo. Finora solo Berlusconi ce l'ha fatta. Adesso non può più essere in prima linea in maniera cosi pregnante, per i motivi che sappiamo, ma sicuramente c'è in termini di lucidità e visione complessiva e grazie e lui credo che riusciremo a trovare una soluzione per tornare una coalizione forte».
Parisi può diventare il futuro leader del centrodestra?
«Sta facendo un suo percorso, anche supportato da Berlusconi, ma non c'è solo Parisi. Nel centrodestra esistono diverse opzioni. Prima di tutto bisogna trovare il modo di condividere i contenuti con il resto della coalizione, poi emergerà anche il leader, il candidato premier alle prossime Politiche».
La base azzurra scalpita, i «rottamatori» dicono che è ora che chi occupa le cariche importanti dal '94 si faccia da parte. Cosa risponde?
«Conosco esponenti alla Camera dal '92 che sono ottimi parlamentai e altri entrati nel 2013 pessimi.
L'anzianità di servizio non è un criterio. Direi che esempi come Berlusconi o il Papa dimostrano che ci sono ottantenni più che validi nel Paese, ben vengano i giovani capaci e volenterosi, ma non è l'età che fa la differenza».ChiCa
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