Una suora in bicicletta muore travolta da un'automobileL'incidente in via San Vigilio

All'istituto dove lavorava sono rimasti choccati. «Non sappiamo ancora cosa fare» dicono al telefono in un momento di comprensibile contrizione e stupore. In un'ora è successo l'irreparabile, una consorella non si presenterà più alla porta.
Suor Claudia,50 anni di origine bresciana, ha preso la sua bici probabilmente per dirigersi all'Istituto Madre A. Cocchetti, ma un uomo uscendo dal posteggio l'ha urtata con la sua auto. La religiosa, colpita sul suo fianco destro, è caduta a terra e ha sbattuto la testa, secondo quanto ricostruito dalla polizia locale. Inutile il tentativo di rianimarla sul posto, ma anche senza frutto è stato il trasporto all'ospedale San Paolo. In appena un'ora ai medici non è rimasto che dichiarare la morte della donna alle 16.50. Un'ora prima era nel parcheggio delle case popolari di via Vigilio, all'altezza del civico 33, diretta verso il porticato. Sessanta minuti dopo era il momento dell'ultimo saluto.
L'uomo che ha colpito suor Claudia si chiama Giuseppe F., 46 anni, e appena si è reso conto di cosa aveva fatto si è subito fermato a prestare soccorso. Sfortunatamente anche il suo intervento è stato infruttuoso. Triste vicenda anche per il modo in cui si è verificata: in una tranquilla area di parcheggio e con un automobilista che non sfrecciava a folle velocità. In teoria un luogo sicuro, in realtà è stato tutto l'opposto.


Sul posto è accorsa immediatamente anche la madre superiora dell'Istituto dove lavorava suor Claudia. Ma ha potuto solo ricevere la notizia della morte della sua consorella. Per suor Claudia è bastato un colpo alla testa e tutto è finito nel buio in appena un'ora. Un urto e si è spenta una vita che mancherà a molti.

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