Tassa soggiorno Un hotel su tre non paga quanto dovrebbe

Un albergatore su tre ha commesso irregolarità con la riscossione della tassa di soggiorno. Questo quanto emerso dai controlli effettuati nel 2013. L'imposta di soggiorno - introdotta dal Comune nel giugno 2012 - ha fruttato oltre 38 milioni di euro in meno di un anno e mezzo e per il 2014 l'incasso previsto da Palazzo Marino è di almeno 35 milioni di euro. I controlli effettuati l'anno scorso hanno portato alla luce delle criticità: sui 107 sopralluoghi, 35 hanno evidenziato irregolarità. Dai primi mesi del 2013, infatti, il Comune ha avviato una serie di controlli sulle strutture ricettive presenti in città dalle quali non era stato ricevuto nessun versamento a titolo di imposta. C'è chi aveva versato il dovuto senza che risultasse agli uffici comunali a chi era in regola con i pagamenti ma non con le dichiarazioni (l'obiettivo dell'amministrazione è risolvere queste due situazioni attraverso l'estensione nel prossimo semestre a tutte le oltre 700 strutture in città del software comunale che oggi ne collega solo il 50%), fino ai casi estremi di strutture che avevano fatto pagare la tassa ai turisti senza versarla al Comune.
In totale, quindi, sono state 20 le «pre-diffide» che hanno portato ad oggi un recupero di 108mila euro, 15 invece le diffide vere e proprie attraverso le quali Palazzo Marino ha recuperato 1,2 milioni di euro dei 1,5 milioni da incassare.

In due casi (compresi all'interno delle 15 diffide) infine l'amministrazione ha segnalato i casi in Procura per l'accusa di concussione: i soldi della tassa di soggiorno erano infatti stati richiesti ai clienti ma non versati al Comune.

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