La tassa sui turisti vale 9 milioni (ma nessuno sa come spenderli)

La tassa di soggiorno sta dando i primi frutti. E gli introiti sono al di sopra delle aspettative. Entro la fine dell'anno il Comune mette in conto di incassare qualcosa come 8,7 milioni di euro: un milione in più rispetto alle previsioni inserite nel bilancio. Ma, nonostante questo, non pensa nemmeno lontanamente di abbassare l'imposta (un euro al giorno a persona per ogni stella dell'hotel).
Resta da decidere come investire la somma. Ovviamente i soldi non potranno essere usati per tappare i buchi nel bilancio, né per essere investiti un po' qui e un po' là tra le varie voci. A precisarlo è lo stesso assessore al Commercio Franco D'Alfonso che punta a trasformare al più presto la tassa di soggiorno in una tassa di scopo «per non disperdere le risorse» e vincolarle in qualche modo. La Lega Nord, che si è sempre opposta alla tassa, ora chiede chiarimenti su come verranno utilizzati gli introiti. «Quei soldi - interviene il consigliere Luca Lepore - non servano a rimpolpare le casse del Comune. È facile incassare e basta, bisogna invece strutturare un piano di investimenti per la città». Per ora non ci sono progetti particolari. Ma a fine novembre, spiega D'Alfonso, allegato al bilancio di assestamento, «presenterò un documento sulle destinazioni degli introiti». Per il futuro l'auspicio dell'assessore è che i circa 26 milioni di euro di incasso previsti per il 2013 possano essere utilizzati per la promozione della città. «Ad oggi invece - precisa - le spese promozionali non possono superare il 20% degli investimenti messi in campo nel 2009. I recenti decreti ministeriali irrigidiscono il sistema». Gli stessi albergatori chiedono di promuovere il turismo a Milano. «Ci auguriamo - sprona Fausto Placucci, direttore di Federalberghi Lombardia - che parte dei soldi della tassa di soggiorno servano a incrementare il numero di turisti. Ultimamente registriamo un calo degli incassi». Solo nel mese di settembre, in base alle dichiarazioni fino ad oggi presentate dalle strutture alberghiere (437 su circa 700), l'introito per Palazzo Marino è stato di 2,3 milioni. Intanto stanno arrivando alla spicciolata anche i versamenti relativi al mese di ottobre, che scadono oggi. «Il Comune ha incassato più del previsto - fa notare il vice del Consiglio Riccardo De Corato - A questo punti abbassi la tassa nel 2013». L'assessore al Turismo provinciale, Stefano Bolognini, chiede che parte dei soldi siano destinati agli uffici di accoglienza turistica. Il sistema va comunque oliato e reso più veloce. I tecnici stanno lavorando a un portale su cui è possibile svolgere tutte le pratiche di pagamento ed è in corso d'opera un accordo con le banche perché la commissione sul pagamento con la carta di credito non sia a carico dell'albergatore.

Cosa accade ai turisti che si rifiutano di pagare la tassa (un euro al giorno per persona e per ogni stella dell'hotel)? La reception dell'albergo comunicherà il nominativo al Comune di Milano e scatteranno le stesse procedure che si attivano per una multa di divieto di sosta. Il turista, una volta tornato a casa, riceverà l'avviso di pagamento.

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