La tassa sulle case popolari sbanca il Comune

La tassa sulle case popolari sbanca il Comune

Il salasso Imu, l’imposta municipale unica, rischia di mettere definitivamente in ginocchio i bilanci del Comune. E anche quelli di parecchie famiglie perché si potrebbe tradurre in un aumento dell’affitto. Per questo dai sindaci dell’Anci, dalla Regione Lombardia e dalle cooperative si alza lo stesso appello al governo: no alla tassa, almeno per gli immobili comunali. E anche Milano è in prima linea nella battaglia.
Se il provvedimento verrà attuato, in Lombardia l’aumento peserà sugli enti gestori per oltre 150 milioni di euro, riducendo del 14% le entrate derivanti dagli affitti. Si stima che solo sull’Aler di Milano l’Imu inciderà per circa 11 milioni di euro, una somma pari al 4% del bilancio. Cifre enormi, che fanno ancor più spavento se sommate a quelle denunciate dall’alleanza della Cooperative italiane. «L’aggravio - sostengono gli oltre 600 rappresentanti delle cooperative - potrebbe raggiungere i 665 euro all’anno a famiglia e stiamo parlando di fasce economicamente deboli che si troverebbero a far fronte a un rincaro del 1.315%». Mai visto. In particolar modo, a Milano sarebbero più di 7.500 le famiglie che vivono negli stabili di proprietà delle cooperative che si troverebbero nella morsa dell’aumento. Oltre 9mila quelle nell’hinterland e ben 18.700 quelle in tutta la Lombardia. «Ci si lamentava del governo precedente - commenta il senatore leghista Massimo Garavaglia - che però esentava dall’Ici anche la prima casa. Adesso i proprietari in cooperativa non solo pagano ma pagano come se fosse seconda casa».
La Lega Nord a Palazzo Marino scrive una lettera aperta al sindaco Giuliano Pisapia. E anche i politici del Pirellone mettono le mani avanti. L’assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti propone un tavolo permanente di confronto con i Comuni lombardi. E chiede di escludere dall’Imu il patrimonio abitativo delle Aler (alloggi ex Iacp) e delle cooperative a proprietà indivisa. Dopo un incontro con i rappresentanti di Aler Milano, Federcasa Lombardia e dei Comuni di Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Corsico, Melegnano, Pieve Emanuele, Rozzano, Segrate, Sesto San Giovanni e Settimo Milanese, lancia l’appello «per non sottrarre preziose risorse alle Aler». Anche la Conferenza delle Regioni mira ad attenuare il gravoso carico sulle Aler. A premere per l’esenzione dall’Imu è anche il Consiglio regionale che ha approvato all’unanimità una mozione per chiedere al governo un intervento. «L’Aler - ha detto in aula l’assessore Zambetti - costituisce un vettore attraverso il quale la Regione cerca di raggiungere il soddisfacimento di parte della politica sociale, quella abitativa, che per natura non può scontrarsi con la fiscalità ordinaria». Se non si interviene per frenare la reintroduzione dell’Imu, aggiunge l’assessore, «si rischia di mettere in seria discussione il sistema regionale di edilizia residenziale pubblica».


I Comuni infatti avranno l’obbligo di versare allo Stato il 50% del gettito e, per l'altra metà, «vedranno ridursi ulteriormente il fondo sperimentale di riequilibrio, già oggetto di ripetuti tagli. Si tratta di una norma profondamente ingiusta - sostengono i sindaci - che toglie ulteriori risorse e mette in grande difficoltà chi ha maggiormente investito sulle politiche per la casa».

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