A tavola il pesce più fresco d'Italia

La città vanta una grande tradizione di ristoranti ittici. Così si è rinnovata l'offerta

Secondo la cartina geografica Milano non è sul mare, eppure qui si mangia il miglior pesce d'Italia. Si va da poco più di un euro e mezzo di mitili e sardine fino a sfiorare i 30 euro al chilo per le granseole come prezzo all'ingrosso. Non c'è nessuna crisi per chi si occupa del business del pesce: la Confederazione Italiana Agricoltori parla di un aumento dei consumi del più 2,8 per cento per il fresco e il surgelato. Che il mercato del pesce del capoluogo lombardo sia al primo posto in Italia per valore di scambio è un dato sdoganato, ma l'avvocato Gianluca Conelio Meglio, direttore del mercato ittico di Milano, rivela che nella città si consumano oltre mille tonnellate di pesce autoctono, pescato dai laghi Maggiore, di Como, Garda e Lugano. Il pesce selvaggio che arriva in città viene venduto nella quasi totalità ai ristoranti ed ecco spiegato il crescente aumento della ristorazione azzurra dell'ultimo periodo, anche perché il prezzo medio dello scontrino più elevato viene facilmente accettato dalla clientela. Sarà il pesce il nuovo cibo dei ricchi, nuovo segno distintivo della borghesia meneghina? Sono molti i locali storici dove si mangia dell'ottimo pesce a Milano, a partire da Giulia, la Risacca, Pesciolini, Al Fico D'India, Il Faro, senza dimenticare Al Porto, Al Mozzo, Al Grissino, La Lisca, La Cozzeria, Gallura, l'osteria Molo 13 e Dal Pescatore, e quanti più nomi marinari vengano in mente, ma abbiamo ricercato le novità e i locali di tendenza per una Milano sempre più vicina al mare.

Parlando di pesce non bisogna dimenticare le invenzioni dei cuochi stellati che in città non mancano, specie quelli di area mediterranea come Viviana Varese di Alice e Andrea Aprea del Vun. Senza contare gli orientali di alta fascia come lo stellato Iyo e il creativo Wicky Priyan

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