Telecamere antismog ,solo 50 ingressi liberi e "moratoria" dimezzata

Sala: "Niente sabato e stessi orari di Area C". Ma a rischio i primi tre mesi senza multe

Telecamere antismog ,solo 50 ingressi liberi e "moratoria" dimezzata

Il Comune aveva annunciato una «moratoria» di 3 mesi, niente multe ma solo un lettera di avvertimento a casa per evitare una pioggia di contravvenzioni e ricorsi come nel caso degli autovelox. Cogliendo la palla al balzo, l'Unione artigiani si era spinta a chiedere che per i veicoli commerciali la deroga fosse estesa da 90 a 180 giorni.

Ma l'ipotesi che doveva ammorbidire il debutto della Low emission zone - la vasta area circondata da 195 telecamere antismog che si accenderanno gradualmente a partire dal 21 gennaio - è a rischio, sarebbe stata «cassata» dal Ministero. Il divieto d'ingresso riguarderà tutti i veicoli a gasolio da Euro 0 a Euro 3 (più i benzina Euro 0, i motocicli Euro 0 a due tempi e i camion oltre i 12 metri), da ottobre 2019 sarà esteso anche ai diesel Euro 4. Alla «moratoria» dovevano aggiungersi 25 ingressi liberi per i residenti e 5 per chi viene da fuori. A questo punto, venendo incontro anche alle richieste dei commercianti, il bonus di ingressi salirebbe per tutti a quota 50 per avere almeno un mese e mezzo soft.

Se il primo giorni di attivazione un automobilista con diesel Euro 3 passerà sotto le telecamere riceverà a casa l'avviso del Comune che spiega che dei 50 ingressi liberi gliene restano 49 e deve prestare attenzione. Salta invece l'ipotesi di estendere la misura anche al sabato: come ha confermato ieri il sindaco Beppe Sala «almeno in partenza tenderemmo a rimanere molto allineati ad Area C», quindi telecamere accese dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30. Cambierà anche il nome «Lez», «amo l'inglese ma è difficile da formulare, stiamo trovando qualche idea per abbinare la nuova area ad Area C». C'è «chi dice che stiamo spingendo troppo e chi troppo poco - afferma -. L'attivazione delle telecamere è progressiva, quello che succederà a gennaio sarà l'inizio del percorso».

L'assessore alla Mobilità Marco Granelli presenterà il piano mercoledì in Commissione, il voto in giunta giovedì o «a settembre», come ha riferito Sala. E ieri Granelli ha incontrato le categoria produttive. Il presidente di Assomobilità (Confcommercio Milano) Simonpaolo Buongiardino è soddisfatto che il Comune abbia recepito la richiesta di escludere il sabato «per non creare maggiori difficoltà al sistema commerciale. Resta la preoccupazione di una disponibilità di prodotti alternativi non pronta in tempi stretti. E vanno rafforzati gli incentivi, le risorse annunciate finora sono insufficienti». In allarme gli ambulanti. Giacomo Errico, presidente Apeca, ricorda che «ci sono 95 mercati settimanali scoperti e il provvedimento impone investimenti per adeguare il parco mezzi che non è possibile sostenere ora, in una situazione di mancato rinnovo delle concessioni. E servono comunque deroghe per autonegozi attrezzati, rosticceria, somministrazione».

Il segretario generale di Unione Artigiani Marco Accornero prende atto che «la possibilità di deroga dal giorno del primo accesso è stata cassata da Roma, bene l'ampliamento quindi degli ingressi liberi a 50 giorni per residenti e non, seppure solo il primo anno». Pessimista sulla richiesta di rinviare al 2020 i diesel Euro 4.

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