Telecamere in sala operatoria Il chirurgo è un raggio laser

Telecamere in sala operatoria Il chirurgo è un raggio laser

Le telecamere sono pronte e stamattina scatterà il ciak nella sala operatoria del Fatebenefratelli. Ad assistere all'intervento, in diretta satellitare, sarà l'intera platea dei 6mila oftalmologi radunati in Fiera per la 30esima edizione del loro congresso europeo. In scena un'operazione di cataratta. Una banalità? Nient'affatto. I chirurghi dell'ospedale milanese mostreranno come è possibile intervenire sul disturbo all'occhio grazie al laser. Cominciamo con un equivoco da sfatare: la tecnica che ora si utilizza per risolvere i problemi di cataratta non è il laser - come la stragrande maggioranza delle persone pensa - ma sono gli ultrasuoni. Il laser è appena stato installato nella sala operatoria del Fatebenefratelli, inaugurata a luglio, e vi resterà fino al termine del congresso, il 12 settembre.
«È uno strumento sofisticatissimo e costoso - spiega Antonio Scialdone, direttore medico di Oculistica - Il mondo dell'oftalmologia punta a far sviluppare rapidamente questo tipo di tecnologia e renderla utilizzabile su vasta scala. Per ora ne esistono limitati modelli in tutto il mondo (solo 3 o 4 in Italia). Sarà necessario del tempo, tra i 5 e i 10 anni, prima che il laser si affermi come standard di riferimento nella cura della cataratta ma promette un ulteriore salto di qualità nella chirurgia oftalmica».
La diretta con il Fatebenefratelli dimostrerà come il laser può incidere i tessuti con una precisione superiore a quella del miglior chirurgo e come può rendere ripetibili ed esatte le manovre, aumentando la precisione delle operazioni. «È vero che la cataratta è uno degli interventi più sicuri - spiega Scialdone - ma i rischi non sono annullabili. Ed è altrettanto vero che intervenire presto contribuisce a ridurre i rischi».
All'ospedale di Porta Nuova viene fatta una considerazione sul futuro: poiché la popolazione degli over 65 è in crescita (e sono gli anziani quelli che maggiormente soffrono di cataratta), le richieste per interventi di cataratta saranno sempre di più: già ora rappresentano il 70% degli interventi all'occhio. Il laser potrà permettere maggior precisione.
Il Fatebenefratelli si sta attrezzando anche per far fronte ai casi di distacco della retina (400 all'anno quelli affrontati solo dall'ospedale). Per ridurre le liste d'attesa, è stata aperta una seconda sala operatoria, in modo tale da poter meglio gestire anche gli interventi più seri come il trapianto della cornea. In generale si prevede che il 2012 chiuderà con 600 interventi in più rispetto al 2011.
Un altro tema chiave del congresso degli oftalmologi riguarda la compartecipazione alla spesa: permettere cioè a chi vuole accedere alle nuove tecnologie mediche di pagare la differenza tra la quota rimborsata dal Servizio sanitario nazionale e il costo del dispositivo più moderno.

Gli esperti della Società oftalmologica italiana (Soi) rilanciano la via della compartecipazione alla spesa come la strada giusta per favorire, anche negli ospedali pubblici, la diffusione delle metodiche più innovative.

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