Milano, spuntano topi in piazza San Babila: i ratti tra le persone

L'autrice del video ha deciso di inviarlo direttamente al sindaco Sala. Furiosa l'europarlamentare della Lega Silvia Sardone: "Topi ovunque, anche in pieno centro. È scandalosa questa situazione"

Milano, spuntano topi in piazza San Babila: i ratti tra le persone

Si parla molto dello stato di abbandono in cui versa la città di Roma, ma Milano, capitale della Lombardia guidata dal Pd, non sembra passarsela molto meglio. Le immagini che arrivano dai cittadini, i quali sempre più spesso si trovano ad assistere a scene di incuria inaccettabili, lasciano a dir poco basiti. Ed è proprio a causa di un filmato registrato da una certa Sharon Cappelli e pubblicato dal "Corriere della Sera", che adesso sul web si è scatenata un'accesa polemica contro la giunta Sala.

Nel video, girato di martedì sera quando gli uffici commerciali erano ancora aperti e molte persone si trovavano ancora per strada, si vedono chiaramente dei topi scorrazzare tranquilli in zona piazza San Babila, pieno centro cittadino. Un nutrito gruppo di ratti entra ed esce indisturbato dai cespugli, mentre alcuni di questi attraversano di corsa una delle aiuole: tutto mentre delle persone sono sedute sulle panchine. Una scena di autentico degrado, che ha spinto l'autrice del filmato ad inviare la registrazione allo stesso sindaco Beppe Sala, così da richiamare polemicamente l'attenzione sul problema.

Sul caso è intervenuta l'europarlamentare della Lega Silvia Sardone, che ha postato il video sulla propria pagina Twitter. "Degrado assoluto a Milano: topi ovunque, anche in pieno centro. Guardate queste immagini: siamo in San Babila, pieno centro di Milano. Decine e decine di topi nelle aiuole. Siamo a livelli di indecente degrado, il sindaco Sala cosa dice? È scandalosa questa situazione", ha commentato. Ad attaccare anche il leghista Alessandro Morelli, che ha dichiarato:"Con Sala i veri padroni della città sono i topi: ieri in un asilo, oggi nella centralissima piazza San Babila".

La notizia dei topi a San Babila, fra l'altro, arriva a poca distanza dalla denuncia di un altro episodio di abbandono urbano, che vede ancora una volta protagonisti i topi, in questo caso liberi di scorrazzare in un asilo. Il caso si è verificato alcuni giorni fa nella scuola materna di via Verga, zona Ticinese. L'asilo non ha potuto riaprire proprio a causa degli ospiti indesiderati: un fatto che ha scatenato la rabbia di molte mamme.

"La notizia che l'asilo di via Verga oggi non ha riaperto a causa della presenza di topi rappresenta un'enorme mancanza di rispetto nei confronti di famiglie e bambini. Il Comune non solo non è stato in grado di garantire la ripartenza nei termini indicati, ma addirittura si è dimenticato di avvisare i genitori. Menomale che il sindaco Sala proprio oggi ha detto che sulla scuola la sua giunta ha fatto tantissimo, chissà se avesse fatto poco", aveva affermato in quel caso Silvia Sardone, come riportato da "Mianews". "La gestione del Comune si può riassumere in una sola parola: scandalosa. Le famiglie sono giustamente allibite e indignate perché un'ulteriore chiusura di una settimana è un colpo che di questi tempi non si meritavano proprio. Come intenderà l'amministrazione comunale porre rimedio a questa situazione? In che modo verrà incontro ai genitori?".

Intanto sui social si è scatenata una vera e propria bufera. "Che tristezza! Topi che sembrano dei castori. In una città importante come Milano", ha commentato un utente sotto il tweet della Sardone. E ancora: "Che ne dice il sindaco Sala? Già, ma lui è il simbolo vivente dell'accoglienza. Anche dei topi".

"Degrado urbano, degrado umano, questo governo sta trasformando l'Italia in un paese del terzo mondo.... ops forse non si può più dire terzo mondo?", attacca ancora un internauta. Insomma, la misura è colma.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica