Tre allarmi bomba uno dopo l'altro: tutti fortunatamente infondati, ma che la dicono lunga sulla preoccupazione con cui i milanesi vivono questi giorni di allerta antiterrorismo. Colpevoli, in tutti i tre episodi, degli zainetti abbandonati, che hanno costretto i carabinieri ad isolare le zone degli allarmi e a metterle in sicurezza fino a quando non c'è stata la certezza che si trattasse di materiale innocuo.Il primo allarme è scattato poco dopo le 14 in via Regina Margherita, accanto alla Rotonda della Besana, dove un passante ha notato uno zaino abbandonato accanto ad una Bmw. Il cittadino, che in altri tempi avrebbe tirato dritto, ha chiamato il 112; ai carabinieri è bastata un'occhiata allo zaino semiaperto per notare delle radioriceventi, e non è stata affatto una visione tranquilizzante. La vicinanza con un obiettivo a rischio come il Palazzo di giustizia ha rafforzato i timori. Sono stati allertati gli artificieri, il traffico sul viale è stato bloccato in entrambi i sensi di marcia: a sbloccare la situazione è arrivato però un signore che ha spiegato di essere il legittimo proprietario della Bmw. Ignoti ladri avevano scassinato l'auto e rubato lo zaino appoggiato sui sedili, ma dopo una sommaria occhiata lo avevano mollato sull'asfalto. E le radio non erano altro che strumenti di lavoro dell'uomo, che di mestiere si occupa di security.Neanche il tempo per le pattuglie dell'Arma di sbloccare la via, ed ecco un'altra segnalazione: stavolta in piazza 8 Novembre, all'angolo con viale Regina Giovanna e via Pisacane. Qui a destare le preoccupazioni di un cittadino è stato uno zaino abbandonato su un marciapiede davanti ad uno studio dentistico: all'esame dei carabinieri, si è rivelato contenere semplicemente biancheria sporca. Ultimo alert della giornata, all'interno della stazione Cadorna: anche qui colpa di uno zaino abbandonato, e anche qui allarme subito rientrato.Anche se le segnalazioni a vuoto danno lavoro straordinario alle forze dell'ordine, il messaggio che viene mandato ai cittadini è quello di continuare così: meglio cento falsi allarmi che un pericolo reale sottovalutato. Questa è l'indicazione che viene in particolare da Atm, che si trova in prima linea nel fronteggiare l'allerta attentati: non trascurate alcun segnale di pericolo e utilizzate gli interfono per chiamare il nostro personale, è il comportamento che viene richiesto ai passeggeri.
E proprio per concordare le strategie da mettere in campo per la sicurezza del trasporto pubblico nei prossimi giorni il presidente di Atm Bruno Rota parteciperà ad un vertice europeo con le altre aziende del settore.LF- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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