Ronde, Maroni ci riprova e rientrare dalla finestra ciò che era uscito dalla porta. La «Disciplina regionale dei servizi di polizia locale e promozione di politiche integrate di sicurezza urbana», sul tavolo dell'assessore alla Sicurezza del Pirellone Simona Bordonali (Lega) sta scatenando la guerra dei sindacati di polizia locale. Tra gli articoli più contestati, appunto, il 28 («volontariato e associazionismo per la sicurezza urbana») e 29 («attività di collaborazione tra polizia locale e soggetti di vigilanza privata»). Il progetto di legge (andrà in commissione settimana prossima) punta a integrare l'attività dei ghisa nel controllo del territorio con associazionismo e vigilantes.
Le associazioni di volontariato titolate a collaborare sono quelle che svolgono «attività di educazione alla convivenza, rispetto della legalità, mediazione dei conflitti e aiuto alle vittime di reato». L'ambito di azione? «Supporto al presidio del territorio». Una mossa che non è piaciuta alle organizzazioni sindacali. «Chi sono questi volontari? chi li controlla? Il presidio del territorio è una delle specificità della polizia locale» spiega Daniele Vincini, segretario regionale Sulpm.
Al parco Sempione sono partiti da alcuni giorni i lavori per la ricostruzione del «Teatro continuo» di Alberto Burri, l'opera realizzata in occasione della XV Triennale. E se 41 anni fa si scatenarono le reazioni contrarie, oggi le polemiche si ripetono. I cittadini e le associazioni hanno presentato un esposto in Procura. Non piace che il restauro sia stato deciso «in modo autocratico e senza confronto con i cittadini apportando modifiche che incidono fortemente sull'ambiente».
Una esplosione poco prima dell'alba ha mandato in frantumi la vetrata del bar di via Gola 1. Basta fare un giro per il quartiere per scoprire come di problemi ne il locale ne abbia eccome con il capannello di spacciatori fissi davanti all'ingresso. Venerdì sera c'è stata una retata della polizia e qualcuno potrebbe averlo individuato come «mandante» facendo scattare immediata la ritorsione. Ha aperto da poco il suo bar il signor Giuseppe, 58 anni, e l'ha chiamato «Bridge». Un piccola ed elegante caffetteria, destinata a una clientela selezionata.
Non ha fatto però i conti con i suoi «vicini», gli anarco insurrezionalisti del centro sociale «Cuore in Gola», che non si distinguono certo per eleganza e discrezione. Ma soprattutto gli spacciatori, in gran parte magrebini, che presidiano il Ticinese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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