Toto Ambrogini: da Sala ai registi pro-profughi

Quella del presidente dell'aula Basilio Rizzo ormai è una formula di rito. «Vi ricordo che ciascuno è tenuto alla più assoluta riservatezza sulle proposte e sulla assegnazione del riconoscimenti». Il balletto sul toto-Ambrogini è vecchio come la tradizione delle civiche benemerenze, Rizzo ha inviato giorni fa ai consiglieri comunali la lettera che fissa alle ore 12 del 15 ottobre la scadenza per depositare le candidature, e già sono spuntati i primi nomi. Ovviamente destinati a scatenare polemiche, anche questa è la tradizione.

E ad aprire le danze è il capogruppo di Forza Italia Pietro Tatarella, che ha deciso di segnalare per l'edizione 2015 degli Ambrogini (l'ultima con il sindaco Giuliano Pisapia sul palco del Dal Verme a consegnare le Medaglie d'Oro) il commissario Expo Giuseppe Sala. Ma come, l'uomo battezzato dal premier-segretario del Pd come un candidato papabile alle Comunali 2016? Sa bene Tatarella che il nome di Mister Expo rischia di spaccare più la sinistra che il centrodestra. «L'Esposizione vinta da Letizia Moratti è stata una manifestazione importante per Milano, e Sala rappresenta tutti i lavoratori della società che si sono impegnati per riuscire a rispettare i tempi dei lavori e far sì che tutto funzionasse bene - premette -. Peraltro, Sala è una persona cresciuta grazie anche al centrodestra, visto che è stato arruolato prima come city manager in Comune dalla Moratti e poi indicato come amministratore Expo». Voilà la provocazione. Giusto una settimana fa anche l'ex ministro Ncd Maurizio Lupi ironizzava su Sala come un sindaco perfetto «ma del centrodestra». E mentre mezzo Pd vede Sala come il fumo negli occhi, chissà come si comporterà il capogruppo quando la proposta targata Fi sarà messa ai voti con le altre candidature. In imbarazzo saranno anche Rizzo e la capogruppo della Sinistra x Pisapia Anita Sonego, attivamente «No Expo» e anche pezzi di Sel.

E arriva proprio dagli esponenti di Sel Mirko Mazzali e Luca Gibillini un'altra proposta destinata a far discutere. Candideranno i tre registi di «Io sto con la sposa», Antonio Augugliaro (che è milanese), Khaled Soliman Al Nassiry e Gabriele Del Grand. Nel film-documentario un poeta siriano e un giornalista italiano aiutano 5 profughi siriani e palestinesi, arrivati a Milano dopo lo sbarco a Lampedusa, a raggiungere la Svezia senza essere arrestati dalle autorità. Allora le polemiche sull'emergenza profughi non erano neanche ai livelli attuali, la battaglia di Lega, Fi e Fdi contro l'Ambrogino è scontata. «Vogliamo premiarli per il film che più di ogni parola racconta l'umanità che spesso la politica dimentica» la motivazione di Sel.

Gibillini pensa di candidare anche Esterni per il «Milano Film Festival» e l'ideatore del «Mercato Metropolitano» a Porta Genova. Il consigliere Fi Alan Rizzi proporrà invece la trasmissione «Buongiorno Lombardia» su Telelombardia e lo storico «Il Baretto» di via Senato.

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