Traffico, 200 emendamenti di Fi contro i divieti

Il capogruppo De Pasquale: «Diamo battaglia per modificare le norme della nuova Area B»

«Milano si vuole differenziare dal resto della Lombardia anticipando i divieti: così facendo si genererebbe una totale confusione nei cittadini con conseguente e facile incursione in sanzioni». Così il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale commenta il Piano urbano della Mobilità sostenibile (Pums), discusso ieri pomeriggio in Consiglio comunale.

In particolare, Forza Italia critica le istanze di un piano che «non inquadra la realtà, perché strettamente connesso a numeri vecchi», precisa De Pasquale. In particolare, il numero di 513 auto per mille abitanti inquadra la situazione del 2013, ben diversa da quella odierna; quello di entrata e uscita di merci in città è fissato allo scorso anno; infine, il dato relativo ai parcheggi è del 2014. A De Pasquale, il piano non piace per vari motivi: l'assenza di parcheggi, soprattutto sotterranei, l'allargamento dell'area Ztl, la mancata trasparenza di risorse da impiegare nelle nuove attività. Connesso al Piano è il punto cruciale dell'Area B per impedire la circolazione dei veicoli Euro 3, 4, 5 e 6. «Oggi si sta facendo un'eccessiva battaglia contro il diesel, ma al momento non esistono prove scientifiche che possano dimostrare che un Euro 6 inquini più di un benzina 4 o 5», aggiunge De Pasquale che sottolinea la volontà di FI di proporre 200 emendamenti per la modifica delle norme sull'Area B, l'unico provvedimento concreto effettivamente previsto dal Piano.

La proposta del partito è, quindi, quella di aggiungere alle norme del Piano alcune deroghe per le categorie di: mezzi utilizzati per i servizi di pulizia, il cui costo di sostituzione eccessivamente elevato non permette che possano essere cambiate nel giro di pochi anni; auto storiche, fatte circolare poche volte all'anno e non abbastanza inquinanti da vietarne l'utilizzo che potrebbe comunque essere certificato da un apposito registro di iscrizione; lavoratori turnisti che entrano in città prima delle 19,30 ed escono dopo le 7,30; anziani, a cui non si può chiedere di sostenere una spesa elevata per cambiare veicolo; sostituzione dei diesel Euro 6 con gli Euro 3 per limitare l'acquisto di mezzi

commerciali ibridi o elettrici, il cui acquisto è sovvenzionato dai finanziamenti previsti dal bando comunale che, però, non tiene conto della bassa frequenza di modelli ecologici tra i veicoli a utilizzo imprenditoriale.

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