«Transitanti? Noi pronti a ospitarli»

di Pierfrancesco Majorino*

In merito all'intervista rilasciata da Maryan Ismail, prescindendo per un momento dai giudizi di carattere politico e dalle opinioni espresse (che ovviamente rispetto e che non mi sorprendono, essendo stata Ismail candidata a sostegno del leghista Fontana pochi mesi fa), intendo ribadire (come già fatto in queste settimane) che, al contrario di quanto affermato polemicamente, il Comune di Milano sarebbe assolutamente intenzionato ad accogliere i cosiddetti «transitanti» (cioè migranti che non fanno richiesta d'asilo, poiché intendono uscire dall'Italia).

Cosa che non può avvenire poiché il ministero dell'Interno, tramite la Prefettura, non autorizza tali accoglienze (e così i «transitanti» finiscono per fare i senzatetto per alcuni giorni, prima di recarsi oltre le frontiere).

Detto che, oggettivamente, da due anni a questa parte il fenomeno è assolutamente ridotto in termini numerici, Ismail dovrebbe cercare altrove i destinatari della sua polemica (essendo peraltro il Ministro Salvini leader assoluto del partito con cui Ismail ha recentemente condiviso la scommessa elettorale).

Polemica che assume toni surreali quando farebbe intendere un disinteresse del Comune verso i ragazzi provenienti dall'Eritrea o dalla Somalia (a differenza di quanto invece sarebbe accaduto coi siriani). In questi anni infatti il Comune ha dato un tetto per alcuni giorni a decine di migliaia di profughi «di passaggio» (fossero essi siriani, eritrei, somali o quant'altro). Cosa che fino ad alcuni mesi fa si poteva realizzare e che ora, invece, non può più accadere.

Precisato tutto questo mi auguro che sinistra e destra si confrontino sulla gestione di un tema simile con più capacità di entrare nel merito delle diverse soluzioni.

Se Ismail riuscirà a convincere il ministero dell'Interno ad accogliere i transitanti il Comune sarà prontissimo a dare una mano, ancora una volta.

Un caro saluto

*assessore Politiche sociali del Comune di Milano