Sipario sulle Alpi. Su una storia che è diventata un'impresa, che sessant'anni fa appassionò un Paese intero e un po' lo divise, che portò sulle prime pagine dei giornali, quando ancora uscivano nelle edizioni del pomeriggio, storie di alpinismo e di alpinisti.
Storie di uomini coraggiosi e audaci, mappe, carteggi, immagini e testimonianze che raccontano e custodiscono la traversata delle Alpi di Walter Bonatti, sciatore, esploratore, giornalista e viandante delle nevi che partì e scrisse un pezzo di storia in un'Italia lontana e un po' ingenua che si appassionò e lo elesse ad eroe del momento. Un'avventura epica con una coda polemica tra le squadra lombarda di Bonatti, del tenente degli alpini Lorenzo Longo e quella trentina di Bruno Detassis e Alberto Righini in una sfida a firmare per primi un'impresa che li vide rincorrersi ma che poi conclusero insieme con una «pace» messa nero su bianco dopo Saint Morizt quando, nella valle dell'Inferno, tutti restarono bloccati da una tormenta di neve.
Pagine indimenticabili. Che raccontano la storia di quella traversata cominciata il 14 marzo a Stolvizza nelle Prealpi Giulie e finita il 18 maggio 1956 a Monesi ai piedi del Col di Nava. Un viaggio diventato un'impresa o forse un sogno: «Qual è l'alpinista che non è rimasto affascinato dalle eplorazioni polari?- scrive Bonatti pochi giorni dopo il suo arrivo- Come sperare di abbracciarne un giorno l'orizzonte se non con l'immaginazione? Ecco così ho vissuto anche io la mia esperienza polare in una traversata scialpinistica delle Alpi che per me vale molto di più...».
Bonatti, Longo e i compagni di viaggio che via via condividono con loro tratti del percorso, fanno affidamento solo sulle loro gambe e, senza mezzi meccanici, in soli 66 giorni, percorrono 1795 chilometri con 73mila metri di dislivello. Una fatica enorme, con le attrezzature di allora, con l'abbigliamento di allora, con la tecnlogia di allora. Un'avventura che i giornali dell'epoca raccontano giorno per giorno con enfasi antica ed entusiasta e che diventa presto un'impresa. E che stasera rivive allo Spazio Obedan con uno speciale omaggio all'alpinista bergamasco nel primo appuntamento di «Montagne stories», un calendario di serate a tema ideate da Meridiani Montagne e realizzate in collaborazione con Radio Popolare, Cineteca Italiana e Cai Milano. Immagini d'epoca parte del lascito che la famiglia Vicario, gli eredi di Bonatti, hanno donato al Museo della montagna di Torino, musiche dal vivo, testimonianze inedite rese disponibili dalla Cineteca Italiana e dal periodico di Editoriale Domus che a Bonatti ha dedicato un'intera monografia.
Un vero e proprio viaggio nel tempo, in uno spettacolo pensato per coinvolgere gli appassionati di ogni età e per capire insieme come, in sessant'anni, sono realmente cambiate le nostre montagne.Walter Bonatti, la grande avventura delle Alpi. Oggi alle ore 21.15 allo Spazio Oberdan, in viale Vittorio Veneto 2. Ingresso: 2 euro
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.