Treni, così la Lombardia non resta a piedi

Treni, così la Lombardia non resta a piedi

Scampato pericolo, dice l'assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Cattaneo. Da settembre i biglietti dei treni saranno più cari del 2,64 per cento, adeguamento automatico dovuto all'inflazione che viene applicato ogni anno. Ma gli effetti della spending review del governo Monti non si abbatteranno sulla Lombardia, che in linea teorica ha rischiato la soppressione di una corsa su tre e il raddoppio delle tariffe. E invece «non ci saranno aumenti straordinari né tagli dei servizi» annuncia l'assessore, reduce da un incontro con i colleghi di Piemonte e Liguria, segno che continua la collaborazione istituzionale che ha portato a contenere l'impatto dei tagli sui trasporti.
«Abbiamo evitato il disastro. Nel provvedimento del governo era previsto un taglio del 40 per cento: sulla Lombardia significava 120 milioni in meno di trasferimenti nel 2012 su un contratto con TreNord che vale 400 milioni. E poiché l'anno è già trascorso per otto dodicesimi, si sarebbe trattato di tagli insostenibili» spiega Cattaneo. L'adeguamento tariffario esiste dal 2002 ed è legato all'inflazione ma anche alle caratteristiche del servizio offerto.
Tra le novità dell'autunno ci sarà il collegamento veloce da Milano con Varese e Bergamo, che consentirà di coprire il percorso in trenta minuti (trentacinque da Varese). L'avvio del treno veloce, fissato per il 17 settembre, avverrà con una corsa al mattino verso Milano (da Varese alle 8 e 31 e da Bergamo alle 8 3 43) e una alla sera di ritorno (per varese alle 19 e 45 e per Bergamo alle 19 e 40). Si tratta di un servizio che non riceve contributi pubblici e così le tariffe saranno di mercato: 12 euro con un prezzo di lancio intorno ai 10 euro e un abbonamento che sarà all'incirca di 200 euro (con la possibilità di utilizzare l'intera rete TreNord). «È una novità attesa da tempo, che consente al treno di essere competitivo con l'auto. Si tratta di una proposta pensata per i professionisti, che è stata realizzata senza togliere risorse ai pendolari» commenta l'assessore.
TreNord, aggiunge l'assessore, sta valutando di estendere i servizi anche ad altre Regioni, a partire da Piemonte e Veneto, dove sta partecipando a d alcune gare. «Il progetto rientra nella politica della macroregione del Nord a cui guarda la Regione» spiega Cattaneo.
E dal 9 settembre, con il subentro di TreNord su alcuni operatori locali, saranno rivisti i servizi ferroviari regionali nelle tratte tra il Piemonte e la Lombardia. Dal 9 settembre verrà introdotta una nuova corsa sulla linea Pavia-Milano che partirà da Codogno alle 7.43 e arriverà a Milano-Greco Pirelli alle 8.

50 fermando a Casalpusterlengo, Secugnago, Lodi e alle stazioni milanesi di Rogoredo e Lambrate. Sempre dal 9 settembre verranno aggiunte inoltre due nuove corse sulla Asso-Milano, sulla Chiasso-Milano, sulla S2 (Milano Rogoredo-Mariano Comense).

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