Per Trenord una batosta da mezzo milione di euro

La settimana è forse una delle peggiori della storia di Trenord. Il danno è enorme non solo per i pendolari ma anche per la società di trasporti, che dovrà pagare alla Regione Lombardia una multa super salata. La penale dovrebbe ammontare a circa 120mila euro al giorno e quindi si parla di una batosta dai 500mila euro in su. Il Pirellone non può far passare sotto silenzio un caos del genere, soprattutto alla luce del contratto da 450 milioni all'anno finanziato a Trenord fino al 2014.
Ieri il consiglio di amministrazione della società si è riunito per far fronte al duplice imbarazzo dell'intoppo informatico e della questione giudiziaria. Il cda ha nominato una squadra speciale per risolvere il garbuglio del software: cinque manager informatici si sono messi a capo di altrettanti team per un piano di salvataggio in extremis. Nel «cervellone» vanno inseriti tutti i dati persi e si tratta dei turni di circa 2.800 dipendenti da incrociare con i nuovi orari dei treni, non cero uno scherzo. Una lotta contro il tempo che sta facendo passare la notte in bianco a ingegneri e operatori informatici.
Resta aperto anche il nodo dell'amministratore delegato: Giuseppe Biesuz, dopo l'arresto per la bancarotta della Urban Screen, ha rassegnato le dimissioni e bisognerà nominare un manager per coprire la poltrona lasciata vuota. Per ora le redini sono state prese in mano dal presidente Vincenzo Soprano ma non sarà semplice trovare un nuovo ad che si faccia carico della patata bollente e che accetti di ricoprire l'incarico fino a 2014, soprattutto vista la vicinanza delle elezioni regionali.
La società ha avviato un'indagine interna per «verificare eventuali responsabilità dei disservizi e di prendere gli opportuni provvedimenti». E anche la Regione Lombardia chiede un rapporto dettagliato e oggi si occuperà del management. «C'è il fallimento della logica politica delle nomine negli enti e nelle società partecipate dietro i gravi disagi che stanno subendo i pendolari lombardi e il personale di Trenord» mette in guardia il consigliere regionale dell'Udc Enrico Marcora che suggerisce l'istituzione di un organismo di garanzia e controllo in materia di nomine in Regione Lombardia. Il candidato alle primarie del centrosinistra Umberto Ambrosoli non si fa sfuggire l'occasione per farsi un po' di campagna elettorale sulle spalle di Trenord.

«Quello che abbiamo visto in questi ultimi giorni è l'ennesimo dramma del sistema dei trasporti lombardo - commenta - Solo un paio di settimane fa Formigoni e Biesuz snocciolavano le cifre dei risultati eccellenti ottenuti ma la verità è che il sistema dei trasporti affonda sotto i colpi dell'inefficienza e dell'inadeguatezza».

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