Il lavoratori di Trenord non rinunciano a rivendicare il diritto a un referendum all'interno dell'azienda per votare il nuovo contratto di lavoro, ma stanno pensando di cambiare l'arma con cui combattere per il bene soprattutto dei cittadini lombardi che per necessità devono spostarsi sui treni. Un momentaneo congelamento degli scioperi, sette fino ad ora, che hanno portato a un risultato soddisfacente, per procedere con una modalità di rivendicazione che non danneggi gli utenti. I dipendenti dell'azienda viaggeranno con pettorine che spiegheranno ai passeggeri che i lavoratori non intendono cedere nella loro battaglia di conquista di un contratto in grado di garantire le migliori condizioni di lavoro, ma nel contempo non sono più disposti ad impugnare la vecchia arma dello sciopero che in questo momento non tiene conto del bene sociale.
L'iniziativa, che i lavoratori stanno vagliando e discutendo, sarà portata avanti di comune accordo con i comitati dei pendolari e tutte le associazioni rappresentanti degli utenti e verrà impugnata in nome di un principio: una sinergia tra le forze sane che si battono per fare di Trenord un servizio degno di una regione d'eccellenza come la Lombardia.
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