Al trofeo Tartaruga ha vinto ancora la bicicletta

Al trofeo Tartaruga ha vinto ancora la bicicletta

Meglio la bici dello scooter, ma anche della macchina, del taxi e della metropolitana: è questo il risultato del torneo Tartaruga una gara di «velocità» organizzata ieri a Milano da Treno Verde, la campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato realizzata con il ministero dell’Ambiente e il contributo di Enel Green Power.
Alla linea di partenza si sono presentati tutti puntuali, ore 10.14 in via Vigevano. Il volontario di ciclobby in sella alla sua bicicletta scalda i pedali, Laura Brambilla a cavallo del suo scooter da fuoco ai motori, gli alunni della scuola popolare Icare preparano i loro piedi a salire e scendere dalla metropolitana insieme con mamma Silvia Milazzo che percorrerà il tragitto imbracciando il suo passeggino. Pronta alla partanza anche Barbara Meggetto, direttrice di Legambiente Lombardia che concorre tranquillamente seduta su un taxi e sfiderà a colpi di quattro ruote Lorenzo Baio anche lui di Legambiente che sfida tutti con la sua auto privata.
Pronti, partenza, via. Gli sfidanti devono raggiungere il Treno Verde, in sosta al binario tronco 1 della stazione ferroviaria di Porta Garibaldi. Chi arriverà primo?
A dare il via alla partenza vicino ai Navigli c’era anche il vicesindaco Maria Grazia Guida mentre ad attendere gli sfidanti all’arrivo, con il giudice di gara c’era anche l’assessore ai Trasporti Pier Francesco Maran. A tagliare il traguardo per primo, con un percorso in 11 minuti, è stata proprio la bicicletta che è stato il mezzo più veloce. A seguire, seconda classificata, Laura la scooterista, che ha impiegato 19 minuti. Sono, invece, occorsi 21 minuti agli alunni della scuola popolare Icare per arrivare in metro, e 22 minuti alla mamma con passeggino che sul metrò ha pagato lo scotto delle infrastrutture non proprio a misura di passeggino. Ultime in questa classifica le quattro ruote: 23 minuti ci sono voluti in taxi, e ben mezz’ora all’auto privata che è stato il fanalino di coda. La conclusione del presidente di Legambiente Damiano Di Simine è che la bici è il mezzo più «performante in città: gli spostamenti sono gratis, la velocità commerciale è la migliore sulle brevi distanze, è versatile, non ha problemi di parcheggio e fa bene alla salute». E rispetto all’anno scorso, i tempi di percorrenza sono diminuiti grazie alle strade più sgombre per merito di Area C, il ticket di ingresso da cinque euro per le auto in centro.
Oltre a confrontare i tempi di percorrenza infatti Legambiente ha paragonato anche i costi dei vari mezzi e l’inquinamento prodotto. I risultati ovviamente vedono sempre in testa alla classifica la bicicletta, incoronata reginetta della città. Col suo costo nullo e impatto zero non ce n’è. Per quanto riguarda i costi il secondo posto è sempre dello scooter con 1,08 euro spesi tra carburante e assicurazione, segue la metrò con il suo biglietto da 1,50 euro, poi l’auto (6,83 euro) per finire ovviamente col taxi che per percorrere quei sette chilometri ha richiesto 12,50 euro. Ultimi a pari merito taxi e auto privata per le emissioni inquinanti con i 756g di CO2 sputati fuori dai tubi di scappamento.

Sono ben 118 g di Co2 emesssi per ogni passeggero da chi viaggia sulla metropolitana mentre 324 sono i grami di carbonio prodotti nel suo tragitto dal motorino.
Il treno verde monitorerà nei prossimi giorni l’inquinamento atmosferico e acustico della città e ospiterà una mostra che resterà aperta fino al 31 marzo.

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