Cronaca locale

Troppa Internet? Voti bassi Studenti lombardi in «tilt»

Otto studenti lombardi su 10 sono on line circa tre ore al giorno. Uno su due tiene il profilo facebook acceso anche mentre studia, ma solo un ragazzo su tre sa davvero come funziona Wikipedia. Sono solo alcuni dei tratti che emergono dall'indagine sull'uso dei nuovi media tra gli studenti delle scuole superiori lombarde. La ricerca è stata supportata dalla regione Lombardia e dall'ufficio scolastico regionale per avvicinare i ragazzi e le scuole al sano utilizzo delle nuove tecnologie. Dati alla mano infatti risulta che per ogni ora passata in più su Internet l'apprendimento (calcolato utilizzando i dati Invalsi) cala di 0,8 punti in italiano e di 1,2 punti in matematica.
«Quelli che vengono definiti nativi digitali appaiono invece bisognosi di guida rispetto agli usi significativi della Rete - spiega Marco Gui, ricercatore in sociologia dei media che ha coordinato la ricerca condotta dalll'università della Bicocca - C'è oggi un grande spazio di intervento per scuola, istituzioni e ricerca nell'identificazione e promozione di “diete mediali“ che supportino lo sviluppo scolastico e personale dei ragazzi». Eccoli infatti gli studenti lombardi che principalmente chattano sui social network (83 per cento) oppure cercando informazioni e approfondimenti (53 per cento). La ricerca è stata svolta su un campione di 2.327 studenti delle seconde superiori in Lombardia, e per la prima volta in Italia, inoltre, ha associato l'utilizzo dei media digitali ai livelli di apprendimento, utilizzando i dati dei test Snv/Invalsi. Risulta così che più tempo si passa on line e più ne risente l'apprendimento. In una scala da 0 a 100, per ogni ora passata in più su internet a casa l'apprendimento cala di 0,8 punti in italiano e di 1,2 punti in matematica. Tale calo è ancora più marcato se si considera solo la quota di tempo che gli studenti trascorrono online per motivi di studio: meno 2,2 punti in italiano e meno 3,2 punti in matematica. Inoltre, gli usi poco frequenti e molto frequenti della rete sono associati alle performance peggiori, mentre gli utilizzi moderati sono associati a quelle migliori.
I ragazzi dei licei stanno online in media circa 2 ore e 48 minuti, quelli dei centri di formazione professionale circa 3 ore e un quarto. Facebook è protagonista: l'82 per cento degli intervistati possiede un profilo e il 57 per cento lo tiene addirittura aperto mentre fa i compiti. I genitori sono percepiti dai ragazzi come meno competenti di loro. I deficit più importanti sono riscontrati nel riconoscimento critico di indirizzi web, la consapevolezza dei meccanismi commerciali del web e la valutazione del livello di affidabilità dei contenuti. Ad esempio solo il 32,7 per cento ha risposto correttamente a una domanda dettagliata sul modo in cui funziona Wikipedia, e solo il 34,8 per cento riesce a riconoscere una pagina di login falsificata a partire dall'indirizzo web.

I 33 per cento si rende conto dello scopo di lucro dietro a siti commerciali di uso comune.

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