Falsa partenza. Il Bilancio 2018 è approdato ieri in consiglio comunale ieri per essere votato entro fine febbraio ma l'approvazione slitta al 12 marzo. Lo hanno concordato i capigruppo di maggioranza e opposizione dopo una riunione con il sindaco Beppe Sala e l'assessore al Bilancio Roberto Tasca.
Il vertice è stato convocato in una pausa di sospensione della seduta su richiesta presentata da Fabrizio De Pasquale di Forza Italia: dopo la presentazione del Documento unico di programmazione, l'opposizione ha chiesto di rinviare il dibattito sulla manovra a dopo il voto del 4 marzo, per la difficoltà di molti consiglieri di minoranza ad essere presenti, causa gli impegni di campagna elettorale. L'accordo è stato raggiunto con l'impegno dell'opposizione ad evitare la pratica dell'ostruzionismo e a rispettare la data del 12 marzo per il voto sulla delibera. I consiglieri saranno convocati in aula per il dibattito martedì 6 marzo, giovedì 8 e venerdì 9 per chiudere l'esame degli emendamenti, mentre per lunedì 12 sono previste le dichiarazioni di voto e l'approvazione finale.
«Noi della maggioranza possiamo garantire la nostra presenza anche in questi giorni per chiudere entro il 28 febbraio - sostiene il capogruppo del Pd Filippo Barberis, anche se alcuni esponenti dem e di Milano Progressista sono direttamente in campo alle Regionali o alle Politiche, e tutti sono impegnati nella campagna del centrosinistra - ma a fronte delle difficoltà della minoranza questa ci sembra una scelta di buon senso, un rinvio con una data certa, anche rispetto alla scadenza per la presentazione del bilancio al 31 marzo».
Soddisfatto anche il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi: «L'accordo con la maggioranza è una scelta di buonsenso. Una discussione frettolosa sul Bilancio sarebbe andata a discapito della stessa amministrazione».
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