Tumore al seno, subito la diagnosi Il verdetto dei medici arriva in tre ore

Una diagnosi in tre ore? Sembra impossibile. Eppure l'ospedale Sacco dà la svolta e abbatte totalmente i tempi di attesa del verdetto sul tumore sì-tumore no. Le pazienti non dovranno più rimbalzare da uno studio medico ad un ospedale, né da un ambulatorio all'altro. Non dovranno attaccarsi al telefono per prenotare una visita. E tanto meno dovranno restare con il fiato sospeso per dieci-quindici giorni in attesa del risultato delle analisi.
La risposta, bella o brutta che sia, arriverà nel giro di tre ore. Basta presentarsi agli sportelli con un modulo che certifica il sospetto di tumore e verranno immediatamente effettuati tutti i controlli del caso: dalla risonanza alle mammografia, dalla visita specialistica all'ecografia. Senza dover restare con il fiato sospeso e senza perdere tempo per cominciare cure e terapie. Il tutto avviene in una realtà pubblica e non in cliniche private.
«La paziente che riscontra una lesione mammaria - spiega Fabio Corsi, direttore dell'Unità di senologia dell'ospedale Sacco - accede al nostro centro e in breve tempo esegue tutto ciò che serve alla definizione diagnostica della lesione. Dopo poche ore le viene comunicato l'esito dei suoi esami. Se l'esito è negativo, si evitano i dieci o quindici giorni di attesa e angoscia. Se l'esito è positivo, si procede a indicare un percorso alla paziente con tanto di data del prericovero e tipo di intervento». Insomma, appena la paziente scopre di avere un cancro, sa anche il giorno il cui il male le verrà asportato. I tempi di diagnosi sono stati accelerati anche grazie alla onlus Cancro Primo aiuto, che ha donato all'ospedale Sacco un ecografo di ultima generazione in grado di eseguire l'elastoecografia e di dare, velocemente, un quadro clinico ai medici.
Un'équipe di chirurghi, oncologi radiologi e anatomo patologi fa il resto. «La nostra missione - spiegano Massimo Manelli e Flavio Ferrari, dell'associazione Cancro Primo aiuto - è aiutare chi ha bisogno, in particolare le donne malate».

Oltre all'ecografo, l'associazione ha anche avviato il progetto per regalare le parrucche alle pazienti oncologiche e per riqualificare e rendere più attrezzate ed accoglienti le palestre in cui fanno riabilitazione post operatoria, così come quelle per i trattamenti di linfodrenaggio delle pazienti appena operate al seno.

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