Tutine e biberon: gara di solidarietà per il centro che aiuta la vita

Quando un appello non cade nel vuoto. Quando solletica la Milano altruista che, con poco, ha voglia di darsi da fare. L'articolo pubblicato sulle pagine della nostra cronaca per annunciare il rischio chiusura del Centro di aiuto alla vita ha messo in moto la solidarietà. E in poche ore il tam tam, tramite smartphone e internet, ha raggiunto le persone giuste. Che non si sono tirate indietro.
Il centro Cav diretto da Paola Bonzi sta aiutando duemila donne in difficoltà economiche ad affrontare la gravidanza. Ma deve anche fare i conti con le casse completamente all'asciutto. Da qui l'appello per raccogliere passeggini, pannolini e materiale necessario a mamme e bebè. Immediata la risposta. A scendere in campo sono le donne di «Cuore di maglia», un gruppo di amiche che, dal 2008, si trovano ogni settimana a «sferruzzare». I loro lavori a maglia, completati tra una chiacchiera e l'altra, vengono solitamente donati ai bimbi in difficoltà: non ultimi quelli delle famiglie terremotate in Abruzzo e delle zone alluvionate della Liguria. Non appena hanno sentito l'sos lanciato dall'associazione milanese, le appassionate di lavori ai ferri si sono organizzate. Su internet Laura Nani, l'ideatrice del gruppo, ha diffuso a tutte le socie del gruppo una mail: «Vi ricordate? Avevamo visitato il Cav e conosciuto la sua ideatrice e presidente, donna di straordinaria forza.

Ora servono corredini a maglia, di lana o cotone, da zero a tre mesi - ha scritto - . E ancora, copertine da culla, bavaglini e lenzuolini». La macchina della solidarietà si è messa in moto e sono arrivati anche pannolini, biberon e ciucci.

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