Tutti in Scozia a scuola di federalismo

L'unico problema è a Edimburgo le previsioni meteo danno appena 8-9 gradi. E soprattutto pioggia. Per il resto è tutto pronto per la gita organizzata dal consiglio regionale che oggi parte per la Scozia. Due giorni da dedicare allo studio dell'autonomia e del federalismo di cui da quelle parti sarebbero ottimi esempi. Incontri, per la verità, di alto livello sia politico che accademico con appuntamenti al parlamento e alle università di Glasgow ed Edimburgo (tavola rotonda su sussidiarietà e riforme) di cui sarà dato ampio resoconto con comunicati stampa anche in Italia. Domani incontro con il presidente del parlamento Tricia Marwick. Poi il presidente David Stewart e i membri della Commissione Petizioni pubbliche sul tema «Petizioni pubbliche e impegno civile». Poi la delegazione assisterà alla seduta del parlamento che prevede il question time e saluto al primo ministro Alex Salmond.
A guidarla il presidente del consiglio Raffaele Cattaneo che, da esponente di Ncd, assorbirà anche il posto riservato agli «alfaniani». Perché, come sempre succede, la partecipazione alla trasvolata per motivi di istruzione è bipartisan. E, infatti, gli inviti sono stati estesi a tutti i membri della presidenza (un presidente, due vicepresidenti e due consiglieri segretari) e a tutti i capogruppo. Almeno nelle intenzioni degli organizzatori. Perché qualcuno ha dato forfait. Biglietti certamente già pronti, oltre che per il presidente Cattaneo, per la consigliera segretario Daniela Maroni, (Lista Maroni, ma non parente di Bobo il governatore) al cui fianco, sempre per la Lista Maroni, siederà anche il consigliere Marco Tizzoni che, da vice presidente della Prima commissione (Programmazione e Bilancio), andrà in Scozia per sostituire il presidente Alessandro Colucci (Ncd) trattenuto in Lombardia da altre incombenze. Perché in tempi di campagna elettorale autonomia e federalismo sono temi importanti, ma la cura dei voti sul territorio lo è indubbiamente di più.
Non ci sarà, invece, chi del federalismo è autentico professionista e studioso come il professor Stefano Bruno Galli: cattedra di Storia delle dottrine politiche e Teorie e storia della democrazia a Scienze politiche alla Statale e considerato l'erede del professor Gianfranco Miglio. È candidato a Misinto, paese brianzolo di 5mila abitanti dove oggi presentano la lista civica in appoggio del candidato sindaco Enrico Zanotti. «Mi girano davvero le balle - confessa Galli - Quello della Scozia è un bel modello di autonomia da studiare, ma devo proprio esserci». Non mancherà, invece, il centrosinistra rappresentato dal capogruppo del Pd Enrico Brambilla. Assenti, invece, Forza Italia, a sorpresa la Lega comunque abbondantemente rappresentata dai due della Lista Maroni e il Movimento 5 stelle. Anche se non per protesta, ma solo perché «trattenuti a Milano per impegni istituzionali».


Ma all'estero ieri e oggi è anche il governatore Roberto Maroni volato a Parigi per presentare, con l'assessore alle Culture Cristina Cappellini, l'inaugurazione della mostra «La Liuteria di Cremona all'Unesco». Per celebrare, dice la Regione, «l'inserimento del “saper fare liutario” nel Patrimonio immateriale dell'umanità».

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