"Uccise Jessica, ergastolo per il tranviere Garlaschi"

La Procura chiede la pena massima per l'omicidio della 19enne accoltellata ben 85 volte

"Uccise Jessica, ergastolo per il tranviere Garlaschi"

Il carcere a vita e in più l'isolamento nelle ore diurne. La richiesta di pena del pm Cristiana Roveda è la massima possibile e, dopo lo sconto previsto dal rito abbreviato, potrebbe portare alla condanna all'ergastolo «semplice». Ieri al processo davanti al gup Alessandra Cecchelli per l'omicidio volontario e aggravato di Jessica Faoro, di cui è accusato il tranviere Alessandro Garlaschi, è arrivata l'istanza della Procura. Poi è toccato alle parti civili: i genitori della 19enne uccisa con 85 coltellate in via Brioschi lo scorso 7 febbraio, il fratello minore e il Comune di Milano.

Fuori dal Palazzo di giustizia, nel gelo della mattina, le amiche della vittima hanno organizzato un presidio per chiedere «giustizia». C'erano le ex compagne di comunità, la zia Maria, la bisnonna Cristina e le rappresentanti di alcune associazioni che assistono le bambine e le ragazze allontanate dalle famiglie. Garlaschi avrebbe dovuto presentarsi per rendere dichiarazioni spontanee, ma non è stato così. Presenti invece il papà, la mamma e il fratello di Jessica. L'avvocato del Comune, Maria Rosa Sala, ha chiesto un risarcimento di 10mila euro da utilizzare in progetti dedicati alla lotta alla violenza sulle donne. La mamma della giovane, attraverso l'avvocato Eliana Capizzi, ha chiesto 500mila euro e il fratello 18enne 200mila. Il padre riguardo al risarcimento si è rimesso alla valutazione del giudice.

Il difensore dell'imputato 39enne, Francesca Santini, ha chiesto per lui l'assoluzione. Ha sostenuto che Garlaschi non è imputabile, perché è incapace di intendere e volere. «Troppe persone hanno visto e non hanno fatto nulla», ha aggiunto puntando il dito contro i servizi sociali e le istituzioni che avrebbero abbandonato una giovane in difficoltà come Jessica prima e dopo il compimento dei 18 anni. Difficoltà a mantenersi e a trovare un tetto che hanno portato la ragazza ad accettare l'ospitalità del tranviere in cambio di un aiuto nelle faccende domestiche. Nella notte fra il 6 e il 7 febbraio Garlaschi avrebbe tentato un approccio sessuale e Jessica avrebbe reagito con un rifiuto. La moglie dell'uomo, fatta passare per sorella davanti alla giovane ospite, era a casa della madre.

Dal rifiuto sarebbero nati la lite e l'accoltellamento della ragazza con un coltello da cucina. Il tranviere preso dal panico avrebbe anche tentato di dare fuoco al corpo straziato e di nasconderlo in un borsone. La sentenza è attesa per il 14 dicembre.

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