«Non è un ritardo, non è una gara a chi arriva primo». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commentando i dati sulla campagna vaccinale. «Noi con il commissario Arcuri abbiamo un accordo che prevede la fine del primo giro di vaccini entro il 28 gennaio, ed entro quella data lo finiremo. Poi ci sarà un richiamo da effettuare assolutamente tra il 19esimo e il 23esimo giorno, dobbiamo avere la certezza di avere le dosi di vaccino necessarie. Non capisco perchè si debba creare una competizione che non ha senso», ha commentato piccato il governatore. Peccato che tra i punti programmatici del neo assessore al Welfare Letizia Moratti ci sia proprio un'accelerazione sulla campagna vaccinale, operazione quanto mai complessa.
Venerdì al vertice con i sindaci dei capoluoghi di provincia Fontana ha garantito che la Lombardia è perfettamente nei tempi previsti, e che anzi si potrebbe terminare anche qualche giorno prima della data prevista. A venire in soccorso delle regioni e del Governo in generale il via libera al vaccino Moderna che già questa settima, come ha spiegato il Commissario straordinario Domenico Arcuri, e il maxi acquisto da parte dell'Ue delle nuove dosi Pfizer, indispensabili per poter effettuare il richiamo alla popolazione (il personale sanitario) già vaccinato.
«In una settimana - spiega Emanuele Monti, consigliere regionale e presidente della commissione Sanità e Politiche Sociali della Regione - abbiamo recuperato il ritardo accumulato nei giorni scorsi a causa della mancata partenza prevista il 4 gennaio. A ieri, il totale è di 68.828 dosi somministrate (44,8 per cento delle 153.720 ricevute da Roma) e siamo tra le prime regioni per numero di somministrazioni totali. Dobbiamo accelerare ulteriormente per terminare la prima fornitura ed esserei primi in Italia per dosi erogati ogni 1000 abitanti».
Così l'Italia che con 643mila dosi somministrate finora, ha doppiato gli altri paesi salendo sul podio come primo Paese europeo per numero di iniezioni. Superata, quindi, la Germania sia in numeri assoluti che in rapporto agli abitanti. Il Robert Koch Institute riporta come allo scadere del 10 gennaio la Germania abbia raggiunto quota 613.347 vaccinati (+28mila in un giorno), pari a 0,73 dosi ogni 100 persone, mentre il nostro Paese arrivava a 643.219 dosi inoculate, con un tasso di 1,06 iniezioni ogni cento abitanti. A livello mondiale l'Italia si classifica settima per numero totale di somministrazioni dietro a Cina, Stati Uniti, Israele, Regno Unito, Emirati Arabi e Russia.
Tornando alla nostra regione è fissata per domani l'audizione di Giacomo Lucchini, responsabile per la Lombardia della la campagna del vaccino anti Covid-19, e il Direttore Generale al Welfare, Marco Trivelli in commissione Sanità per presentare il piano.
«Il mio obiettivo - spiega Monti - è quello di portare avanti la richiesta degli odontoiatri che sono stati completamente dimenticati dalla campagna: ho chiesto che vengano aggiunti tra i beneficiari in via prioritaria del vaccino».
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