Vaccini, exploit lombardo "E possiamo farne 145mila"

La Regione: "Incrementiamo se arrivano altre dosi" Foroni: "Il segreto? È il modello flessibile degli hub"

Vaccini, exploit lombardo "E possiamo farne 145mila"

La Lombardia può arrivare a 145mila vaccinazioni al giorno. In Regione già da tempo garantivano che quest'ordine di grandezza era alla portata della macchina allestita da Guido Bertolaso. Gli exploit di questi giorni, dunque, sono solo una conferma di quell'impegno.

«Abbiamo superato le 110mila vaccinazioni, sulle 500mila nazionali. Ottimo traguardo» ha esultato il governatore Attilio Fontana ieri mattina, prima di visitare gli hub delle province di Cremona e Mantova, accompagnato da una delle «menti» della campagna vaccinale lombarda, l'assessore lodigiano Pietro Foroni, che ha curato il lato logistico in mano alla Protezione civile, componente silenziosa ma decisiva di quella che non a caso, Bertolaso aveva definito «la più grande operazione di protezione civile che sia mai vista in Italia», ricordando anche come vaccinare i lombardi significhi vaccinare un sesto degli italiani.

La Lombardia oggi sta somministrando più di un quarto delle dosi usate in Italia, tenendo fede agli obiettvi assegnati dal governo. Ma può incrementare ancora. «La campagna va quasi a pieno regime - ha aggiunto non a caso Fontana - Potremmo fare anche di più». E proprio Foroni al Giornale spiega: «Negli hub già aperti ci sono altre linee che sarebbero già attive con previsione specifica di personale, se ci fossero più vaccini. Linee e personale possono fare già ora 145mila vaccinazioni. Le somministrazioni sono aumentate nei giorni scorsi, solo perché sono aumentate le dosi consegnate, ma la Lombardia era già in grado di farli quei numeri. Se arrivasse una fornitura straordinaria oggi, noi domani potremmo fare 150mila vaccinazioni in un giorno. E possiamo farle anche perché abbiamo adottato un modello di elasticità territoriale, una di flessibilità che è una visione tipica di protezione civile. Il modello non può essere unico, deve adattarsi da Milano alle valli, dai laghi ai paesi della pianura. Questo ci ha permesso di arrivare a questi numeri, in un territorio grande, con grande densità, e sappiamo che le difficoltà aumentano in modo progressivo e non proporzionale, all'aumentare della popolazione».

«La Lombardia si sta dimostrando la regione più virtuosa ed efficiente» dice il presidente della commissione Sanità Emanuele Monti (Lega), sottolineando «il ritmo di 120 vaccini al minuto». «Le somministrazioni potrebbero salire fino a 144mila al giorno - aggiunge - se ci fosse maggiore disponibilità delle dosi. La Lombardia, che non ha mai lasciato soli i propri cittadini dall'inizio di questa pandemia, ora sta lavorando senza sosta per uscirne il più in fretta possibile».

Ora, tra la prima e la seconda settimana di maggio dovrebbero partire le vaccinazioni della fascia 50-59 anni.

Ma molto dipenderà come detto dall'approvvigionamento delle dosi da Roma.

Intanto la Lombardia starà un'altra settimana in giallo. L'Rt - che misura la contagiosità - è a 0,84, l'incidenza dei casi è a 135 su 100mila. E segnali di decremento arrivano dagli ospedali.

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