Un primo giorno di scuola particolare, per i piccoli fino ai sei anni che si presentano ad asili nido e scuole d'infanzia. A Milano, nel complesso, bambini e bambine che si preparano a un nuovo anno nei servizi all'infanzia del Comune sono circa 33mila. E, accanto alla consueta emozione di rivedere i compagni e tornare tra i banchi, quest'anno c'è lo stress dei vaccini. «Sarà tutto a posto?». E anche: «Saranno a posto gli altri?».
Secondo i dati forniti dall'assessorato all'Educazione del Comune, il 90 per cento delle 33mila famiglie con un bambino iscritto ai nidi o alle materne ha già presentato la certificazione o autocertificazione vaccinale. Secondo l'assessorato, ciò non significa che il 10 per cento dei bambini resterà fuori, perché sono ancora molti i bambini che non sono ancora rientrati, perché ancora in vacanza con le famiglie o all'estero, anche se i servizi hanno riaperto il 5 settembre. «Posso ipotizzare - spiega l'assessore Anna Scavuzzo - che con il rientro di tutti i bambini il dato del 10 per cento si riduca alla fine alla metà». Poi un appello: «Chiedo alle famiglie che sanno che i loro figli non saranno ammessi di tenerli a casa. Credo sia importante non far vivere questo ai bambini come un momento di tensione. C'è ogni disponibilità, ma non è l'ingresso dell'asilo il luogo per discutere».
Per gli asili nido e le materne la circolare ministeriale non prevede che siano tutti vaccinati entro l'11 settembre, ma che entro oggi sia consegnato il certificato di vaccinazione oppure la prenotazione oppure la semplice autocertificazione. Lo spirito della legge, cioè, è spingere il maggior numero di persone a presentarsi con le carte in regola: vaccinate o con l'impegno a farlo. Il vero discrimine sarà il 10 marzo, quando la legge prevede che i bambini dovranno essere tutti vaccinati.
In ogni caso, già oggi, chi arriverà senza avere la documentazione non potrà entrare negli asili nido e nelle scuole materne. Come se non fosse iscritto, anche se in realtà l'iscrizione rimane attiva, in modo che in qualsiasi momento, nei giorni successivi, basterà portare la certificazione per poter immediatamente rientrare tra i banchi. Il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, ha difeso la scelta di tenere fuori chi non ha le carte in regola: «Non è la scuola ad allontanare i bambini non vaccinati ma è una scelta dei genitori che sono consapevoli delle conseguenze delle loro decisioni».
«Speriamo che nessuno, da domani, non venga accettato a scuola» dice l'assessore regionale Giulio Gallera, che ribadisce l'operazione recupero dei genitori: «Noi lavoreremo subito con quei bambini per recuperarli in un massimo di 40 giorni, perché l'accompagnamento, il coinvolgimento e il confronto sono valori che in Lombardia manteniamo».
Nell'intera regione, il 6 settembre, erano stati rilasciati 106.
618 certificati e registrate 21.190 prenotazioni per la prenotazione della profilassi su 30.493 bambini fino ai 6 anni che non risultano vaccinati. In pratica sarebbero circa il 69 per cento i bambini in via di regolarizzazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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