Coronavirus

Vaccini, prenotazioni anche per i dodicenni

Dalle 23 via agli appuntamenti per la fascia tra i 12 e i 29 anni: 1,6 milioni di giovani

Vaccini, prenotazioni anche per i dodicenni

La Lombardia apre le vaccinazioni di dodicenni. Dalle 23 di questa sera tutti i lombardi appartenenti alla fascia compresa tra i 12 e i 29 anni potranno prenotare la propria iniezione. Arriva un cambio di rotta dopo il via libera di Aifa alla profilassi anche per la fascia tra i 12 e i 15 anni, che anticipa quindi l'età dei soggetti passibili di copertura rispetto ai 16 anni previsti inizialmente.

«Potranno accedere al portale di Poste - spiega la vicepresidente di Regione Lombardia e assessore al Welfare Letizia Moratti - tutti coloro che hanno già compiuto i 12 anni. Come indicato da Aifa a questo target di popolazione sarà somministrato il vaccino Pfizer. L'inizio della possibilità di prenotarsi a partire dalle ore 23 è motivato dall'allargamento del target ai 12 anni e non ai 16 come precedentemente previsto». È arrivato lunedì sera da Aifa, l'agenzia italiana del farmaco il via libera per la somministrazione del siero Pfizer ai 12-15enni. Un'autorizzazione giunta dopo il benestare dell'Ema dato che «i dati disponibili dimostrano l'efficacia e la sicurezza del vaccino anche per i soggetti compresi in questa fascia». Sottolinea l'importanza dell'adesione alla campagna per la fascia pediatrica Rocco Russo, responsabile del Tavolo tecnico Vaccinazioni della Società Italiana di Pediatria: «Si tratta di un serbatoio per la diffusione del virus e quindi anche per le mutazioni». In sostanza ai ragazzi tra i 12 e i 18 anni verrà somministrato Pfizer, mentre dai 18 ai 50 anni Pfizer o Moderna.

Il nuovo step della campagna investe una platea tra le più ampie con i suoi 1,6 milioni di giovani tra i 12 e i 29 anni, suddivisi in circa 80mila giovani per anno di età. Adesione prevista intorno al 50 per cento. Così se per i trentenni sembra che la Regione non nutra moltissime speranza di catturare un consenso massiccio, visto come sono andate le adesioni con la fascia dai cinquanta in giù, che ha registrato una partecipazione alla campagna calante allo scendere della fascia di età, per i ragazzi una motivazione potrebbe essere quella degli esami di maturità su cui hanno puntato moltissimo altre regioni come il Lazio, la Sicilia la Puglia e la Campania. Guai a parlare di «vax days», di giornate dedicate ai maturandi o agli studenti nella nostra Regione, anche se secondo alcuni, avrebbero potuto facilitare l'adesione tra i più giovani. L'idea di andare a vaccinarsi con i compagni di classe avrebbe potuto rendere più smart il momento dell'iniezione, facendo leva sull'effetto traino del gruppo. Così si sarebbe evitato di mettere tutti insieme i ragazzini con la fascia dai quaranta ai sessant'anni: da vaccinare a giugno 428mila lombardi.

Per altri versi si conta sulla riapertura delle scuole a settembre, in particolare delle medie e dei licei che quest'anno sono stati «martoriati» dalle chiusure.

Avere una popolazione vaccinata permetterebbe di tenere aperte le scuole in presenza con serenità.

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