Vaccini, tremila bambini non entreranno in classe

Mercoledì 4 settembre aprono nidi e materne Ma tanti sotto i 6 anni non sono in regola

Vaccini, tremila bambini non entreranno in classe

La settimana prossima riapriranno i nidi e le materne in tutta la Regione, mentre è fissato per giovedì 12 settembre il primo giorno delle scuole primarie, in Lombardia. A oggi però circa 3mila bimbi di Milano e provincia rischiano di non poter varcare i cancelli degli asili perchè non ancora in regola con le vaccinazioni, mentre per i genitori degli alunni della primaria verrà avviato l`iter sanzionatorio.
In tutta la regione si contano infatti circa 20mila famiglie inadempienti con bambini tra i 13mesi e i 6 anni, mentre su Milano e provincia si contano appunto 6mila famiglie che hanno ricevuto l`ennesimo e ultimo invito a vaccinare i propri bambini: poco più della metà ha risposto e si è recato nei centri per somministrare ai figli le dosi di vaccino mancanti. Ammontano dunque a circa 3mila bambini gli «inadempienti» nella fascia compresa tra i 13 mesi e i 6 anni di cui 800 tra i 3 e i 6 anni.

Questo nonostante nel 2018 nella nostra Regione si siano registrati buoni livelli di copertura nei bimbi più piccoli, in particolare per il vaccino esavalente (Difterite-Tetano-Pertosse-Epatite B, Polio-Haemophilus influenzae B) per il quale, con il 95,3 per cento di copertura, è stato superato l'obiettivo fissato dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale. Sempre nel 2018 le coperture dei piccoli nati nel 2015 sono aumentate rispetto all'anno precedente, a riprova del grande sforzo messo in campo dalle ASST e dalle ATS per garantire il recupero dei cicli vaccinali mancanti o incompleti. Complessivamente, si registra un aumento rispetto al 2017 che ha riguardato non solo le vaccinazioni obbligatorie, ma anche quelle raccomandate. Per quanto riguarda il completamento del ciclo vaccinale per MPR (Morbillo-Parotite-Rosolia) con la seconda dose al 6° anno di vita, si osserva nel 2018 un incremento rispetto al 2017 (la copertura dei nati nel 2010 è del 90,8 per cento rispetto ai nati nel 2011 che presentano una copertura del 91,9 per cento).

Per andare incontro alle famiglie dei bambini sotto i sei anni che, nonostante i due appuntamenti, disattesi, non avessero ancora provveduto a mettersi in regola con le vaccinazioni, la Regione ha disposto la possibilità di eseguire la profilassi tutta la settimana in corso nei centri vaccinali della città, ad accesso libero. Gli ambulatori di via Cherasco 7, via Pecchio 19, via Padova 118, piazza Principessa Clotilde 3, via Boifava 25, corso Lodi 94, piazza Bande Nere 5, piazza Stovani 5 e piazzale Accursio 7 sono a disposizione tutti i giorni dalle 8,30 alle 12,30 per somministrare le dosi mancanti, senza appuntamento.

I bambini che il 4 settembre si presenteranno ai servizi dell'infanzia senza essere in regola con il calendario vaccinale non potranno entrare in classe. Diversa la situazione per gli iscritti alla scuola dell'obbligo che ovviamente entreranno a scuola, salvo intraprendere «il percorso formale di recupero delle vaccinazioni obbligatorie». ancora da definire l'importo delle sanzioni, che saranno stabilite a livello di conferenza Stato Regioni nel mese di settembre, quello che è certo è che entrambi i genitori saranno multati. «Regione Lombardia dispone di una anagrafe informatizzata spiega l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera e dall'anno scolastico scorso ha effettuato lo scambio diretto delle informazioni tra le Agenzie per la Tutela della Salute e gli istituti scolastici, nel rispetto delle tempistiche richiamate dal Governo e previste dal Piano nazionale vaccinale. Siamo a conoscenza di quali siano le posizioni ancora irrisolte, riferite alla mancata somministrazione delle vaccinazioni obbligatorie e le ATS comunicano il dato direttamente alle scuole». In caso di negligenza, è prevista la convocazione dei genitori e un invito diretto a regolarizzare la relativa posizione, fornendo loro tutte le indicazioni e le informazioni del caso. «Qualora permanesse l'inadempienza, l'ATS di riferimento provvederà ad attivare il percorso sanzionatorio» ricorda l'assessore Gallera.

In riferimento alla scadenza del 10 luglio prevista dalla Legge Lorenzin, il ministero dell'Istruzione e quello della Salute hanno ricordato che «non esiste più l'obbligo di presentare i certificati di avvenute vaccinazioni per le iscrizioni, perché il Sistema automatizzato evidenzia le situazioni irregolari che vengono comunicate alle istituzioni scolastiche».

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