Autunno che viene Tasi che arriva. E allora eccoci a ridosso della fatidica scadenza di giovedì per l'imposta che sotituisce la vecchia Imu, ex Ici, e costituisce una parte dell'Imposta unica comunale (Iuc), in cui l'altra anima è rappresentata dalla Tassa sui rifiuti (Tari).
Al di là di queste denominazioni, molte sono le domande che il contribuente si pone e alle quali cerca di dare risposta il grafico a lato. In sintesi va precisato che l'imposta è obbligatoria per tutti. Non arriva a casa per posta. E va calcolata individualmente. Chi non fosse in grado di farlo, può rivolgersi a un commercialista, ai Caf o altri centri di servizi.
L'importo non è quantificabile spannometricamente perché molte variabili rendono personalizzato il saldo. Questo può essere versato tramite un bollettino F24 pagabile in posta, in banca oppure online. Due le scadenze previste - 16 ottobre e martedì 16 dicembre - con la possibilità di togliersi il pensiero in una soluzione unica entro giovedì. Via il dente e via il dolore, senza agevolazioni particolari.
La Tassa sui servizi indivisibili (Tasi), geroglifico tributario per opprimere il contribuente senza sciogliere l'enigma su ciò che finisce nei tentacoli del Fisco, pretende uno sforzo già in fase di elaborazione. È indispensabile la rendita catastale per proseguire con i conteggi. Tale cifra, rivalutata del 5% e moltiplicata per il coefficiente di categoria dell'immobile interessato. Tuttavia il calcolo «fai da te» ha senso sì, ma fino a un certo punto. Collegandosi al sito di Palazzo Marino (www.comune.milano.it), nell'area verde sulla destra del portale si accede a menu che accompagnano al tipo di tassa da definire e pagare.
Il modulo è stampabile e già pronto per il versamento. Le detrazioni non sono moltissime e riguardano in particolare i redditi al di sotto dei 21mila euro all'anno, con ulteriori «sconti» per classi successive. Anche in questo caso, sul sito del Comune si trova una dettagliata ripartizione dei casi.
Sotto i 12 euro, non si paga. La quota potrà sembrare risibile o essere interpretata come una provocazione, ma in realtà non sarà così difficile ottenere una Tasi con una somma uguale o inferiore a questa. Vi ricadranno con tutta probabilità gli inquilini che hanno in affitto, monolocali o bilocali, tenuti a pagare il 10% dell'importo totale. Tuttavia gli inquilini dovranno fare estrema attenzione. Il nuovo balzello non è affatto agile. Pertanto se il proprietario dell'immobile pagherà il 100% dell'importo e l'affittuario non verserà il suo 10% di competenza, se superiore a 12 euro, il primo potrà beffardamente chiedere il rimborso della cifra eccedente, mentre il secondo verrà obbligato a pagare la mora. Come anticipato, anch'essa è flessibile e «peserà» in proporzione a seconda del ritardo nell'esazione.
È prevista anche una ciambella di salvataggio per chi rischiasse di annegare nel mare magnum dei tributi.
Chi si trova in difficoltà può telefonare allo 02.02.02 e risponderà un centralino del Comune che fisserà un appuntamento con l'ufficio anagrafe di via Larga. Altri dubbi possono essere diradati in qualsiasi Caf abilitato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.