Paola Fucilieri
La maestosità della voce di Ornella Vanoni, madrina della serata, la forza delle canzoni della carismatica Alexia, la dolcezza infinita di Anna Tatangelo, la grandezza di Fausto Leali e Mario Lavezzi, la professionalità di Titti Quaggia e la simpatia dilagante del bravissimo Gabriele Cirilli. Chi pensa che le serate dedicate alla beneficenza - o come si dice ormai in tutto il mondo fundrasing - siano noiose o tutte uguali, non ha mai partecipato a un evento organizzato da Marialuisa Trussardi e Piero Ferrari per l'Associazione Amici del «Centro Dino Ferrari».
L'associazione - nata all'Istituto di Clinica Neurologica dell'Università di Milano, Fondazione I.R.C.C.S. Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico, riconosciuta come ente morale e recentemente insignita del premio «Maria Teresa di Calcutta»- venne fondata nel 1984 da Enzo Ferrari, in memoria del figlio Dino, per sostenere e promuovere le attività di ricerca scientifica del «Centro Dino Ferrari» nel campo delle malattie neuromuscolari e neurodegenerative, anche grazie all'aiuto di generosi benefattori. Amici generosi riuniti ogni anno in una location «del cuore», come ci ha spiegato lunedì sera la signora Trussardi riferendosi al teatro Manzoni che ha ospitato uno spettacolo di quasi tre ore «per divertirsi facendo del bene».
La serata, particolarmente emozionante, ha dedicato uno speciale omaggio a Marta Marzotto, scomparsa 3 mesi e mezzo fa, con un filmato di foto e momenti di vita della contessa dal sorriso contagioso. «L'ultima uscita pubblica di mia madre risale al 25 maggio - ha spiegato Matteo Marzotto, presente alla serata con la sorella Diamante per ritirare una targa donata dall'Associazione in ricordo della madre -. Ed è stato a Villa Necchi, proprio per fare del fundrasing per l'Associazione Amici del Centro Dino Ferrari e per l'amica Marialuisa Trussardi. Siamo qui perché la mamma ci ha insegnato a sorridere anche quando non è facile, perché c'è sempre qualcuno più sfortunato».
Dopo che Nereo Bresolin - professore ordinario e direttore della Clinica Neurologica per il settore scientifico-disciplinare presso la Facoltà di medicina e chirurgia dell'Università degli Studi di Milano, nonché dal 2002 direttore del «Centro Dino Ferrari» - è intervenuto sul palco per parlare delle nuove terapie e dei nuovi farmaci della ricerca sulle distrofie muscolari e le malattie neurovegetative, lo spettacolo, curato da Titti Quaggia e Mario Lavezzi, ha avuto inizio.
Gli Una Tantum live band si sono esibiti in pezzi di Eric Clapton e George Harrison; Alexia ha cantato «Dimmi come» e «Per dire di no»; Anna Tatangelo si è esibita in un medley delle sue canzoni più celebri.
Naturalmente a strappare lacrime di emozioni e fragorosi applausi è stata soprattutto l'esibizione di Ornella Vanoni - che come madrina dell'evento ha ricevuto una targa dalle mani dell'amica Marialuisa Trussardi - con «Mi sono innamorata di te» e la celebre canzone di Sergio Endrigo «Io che amo solo te» seguita da «Vita» di Gianni Morandi e Lucio Dalla, cantata insieme a Mario Lavezzi e Fausto Leali.Tra gli ospiti la giornalista, Silvana Giacobini, Marinella Di Capua, il direttore de «Il Giornale» Alessandro Sallusti, l'ammiraglio Roberto Camerini, Paolo Maldini e la moglie Adriana.
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