Varese vuole il suo lago balneabile con 8 milioni di euro della Regione

Antonelli: «Monitoraggio di acque e scarichi. E motori elettrici»

Michelangelo Bonessa

Un lago e una provincia verso la rinascita. Il lago di Varese ha ormai da anni un problema: la balneabilità. Troppi gli scarichi abusivi, troppo l'inquinamento. E in questo contesto si è aggiunta la crisi dell'ente responsabile della sua cura: la Provincia. Ora, grazie a un finanziamento regionale di 8 milioni di euro la situazione sembra aver preso una piega positiva e il lavoro per riportare la qualità a un livello accettabile può ripartire. Il primo passo sarà ricominciare il monitoraggio delle acque e degli scarichi abusivi. Poi, l'opera di riqualificazione dei mille chilometri di rete fognaria e dei duecento sfioratori. «Un lavoro molto lungo e che finora non era stato affrontato seriamente afferma Emanuele Antonelli (nella foto), presidente della Provincia di Varese e sindaco di Busto Arsizio anche per colpa dell'assurda legge Del Rio». Le nuove regole infatti hanno complicato la vita degli amministratori: «Anche io quando ho assunto la carica spiega Antonelli - ho avuto delle difficoltà molto serie e per un incarico che è a titolo gratuito».

Il problema delle risorse non è solo economico: «È assurdo pensare di tagliare le spese della politica sottraendo fondi alle Province, perché l'unico effetto è stato diminuire la possibilità di azione a fronte di responsabilità enormi come quella delle scuole e delle strade che restano in capo all'ente provinciale. I dipendenti sono passati in Regione o in altri enti e ancora adesso cercano di scappare dalla Provincia: ad alcuni ho dovuto dire di no perché altrimenti diventerebbe davvero impossibile lavorare. Ora speriamo che tornino perché alla fine le province non possono chiudere: ci sono moltissimi Comuni piccolissimi con tanti problemi e la Regione è troppo distante per affrontarli». Non solo. «Ci hanno lasciato un ente in pre-dissesto, il che vuol dire che non potevamo fare nulla perché si bloccano tutte le possibilità di spesa. Mentre le altre Province avevano rimodulato i debiti su base trentennale liberando risorse, ora che lo abbiamo fatto anche noi abbiamo potuto assumere una dirigente amministrativa e pubblicare un bando per la posizione di dirigente tecnico che si chiude nei prossimi giorni. Inoltre grazie alla Regione guidata dal presidente Attilio Fontana forse riusciremo ad assumere un ulteriore dirigente». Processi lunghi e condivisibilità delle acque del lago, ma che paiono sulla strada giusta: «Questa volta al tavolo per discutere del progetto di risanamento del lago sono stati convocati tutti quelli che se ne occupano da tempo. Ad esempio anche i pescatori che forse ne sanno più di noi». Le azioni da decidere sono tante e toccano tanti aspetti perché serve un'azione corale: un esempio è la discussione avviata per cercare di cambiare i motori delle barche che solcano il lago con quelli elettrici.

O la collaborazione positiva avviata con l'Unione delle Provincie Lombarde per un progetto il più possibile condiviso tra enti amministrativi. Due dei tanti passi per rendere più sano e fruibile quello che Antonelli definisce «un gioiello».

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