Via la vecchia Bit, arriva Bit Milano

Nel 2017 la rivoluzione con nuova data (2-4 aprile) e un logo abbinato alla città

Paola Fucilieri

Al bando stanchezza, staticità, vecchiume insomma. E come potrebbe essere diversamente quando si parla di viaggi e movimento? «Avete presente la Bit come l'avete sempre vista e come ve la immaginate di solito? Dimenticatela! - esordisce scherzosamente Corrado Peraboni, ad di Fiera Milano, parlando di quel che sarà la prossima Borsa italiana del Turismo (Bit appunto) con un sorriso tra il sornione e lo scherzoso -. Non c'è nulla che debba restare inalterato nel tempo. E anche per la prossima edizione della Bit sarà così».

Tra i cambiamenti fondamentali di «Bit Milano 2017» c'è innanzitutto la squadra, formata dalla direttrice Simona Greco (che viene da una «meraviglia» come «Host Milano» - il riconoscimento all'innovazione nel vastissimo settore dell'ospitalità in cui l'Italia è leader - e dall'esperienza di «Sì SposaItalia») e da Nello Martini, che è manager principale della Bit e insiste sulle «richieste del mercato» che da tempo «domandano un progetto più smart e più cool, quindi un rinnovamento».

Il secondo, grande cambiamento, è un omaggio alla nuova Milano sbocciata con e dopo Expo (il logo, infatti, da quest'anno sarà molto meno spersonalizzato trasformandosi in «Bit Milano») e riguarda un ritorno della manifestazione in città.

«Bit 2017 - spiega Peraboni - si terrà a FieraMilanocity, al Portello, ma con 40mila metri quadrati in più di esposizione e quindi di dimensioni. Abbiamo capito che le aree del Portello costituiscono il contesto migliore per far vivere un evento internazionale come dev'essere la Bit all'insegna di una città nella città».

La terza grande rivoluzione della Borsa italiana del turismo riguarda il calendario. La manifestazione si svolgerà cioè non più entro le prime due settimane di febbraio, come accadeva in passato, bensì dal 2 al 4 aprile 2017. «A cavallo tra Miart e il Salone del Mobile - spiega Peraboni -. Un periodo particolarmente effervescente che renderà la Borsa del Turismo ancora più vicina alla sua anima internazionale. «E se qualcuno nutrisse dubbi - spiega Simona Greco -, abbiamo verificato la ricezione alberghiera e non ci saranno problemi. Anche per la prima giornata, che in particolare le regioni hanno chiesto di aprire a tutti i visitatori».

«Fiera Milano city darà l'occasione per aumentare il tempo di chi vorrà visitare la Bit in maniera più mirata, considerandola come un osservatorio di contenuti sul turismo - continua Peraboni -. Ci sarà, ad esempio, maggiore spazio per chi vorrà raccontare le proprie esperienze di viaggio; mentre alla consueta segmentazione del tempo libero, dello sport, del lusso e del business puro verranno affiancati tre percorsi di vita in grande ascesa: il turismo enogastronomico, l'evento matrimonio e il digitale, un universo in continua evoluzione che subirà forti iniezioni, in senso fisico, negli stand».

E la «vecchia» agenzia di viaggi? «C'è stato un ritorno verso l'agenzia - conclude Nello Martini -, anche se

l'Italia non ha mai abbandonato l'intermediazione dell'agenzia per darsi completamente al web».

Quindi, anche se i conti del 2016 sono stati un po' avari, il futuro sembra riservare sorprese di sempre maggiore soddisfazione.

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