Anche con il vento che da domenica soffia sulla nostra città e su parte della regione; anche dopo l'introduzione delle misure anti smog visto che ormai da dodici giorni le polveri sottili hanno superato i 50 microgrammi al metro cubo. No, tutto questo non basta: la qualità dell'aria è migliorata sì, ma resta comunque pessima. Per questo, come ha comunicato ieri Palazzo Marino, da stamane scatta il livello 2 delle misure temporanee per il blocco della circolazione delle auto più inquinanti. I nuovi provvedimenti stabiliscono che per tutta la settimana, da lunedì a domenica, dalle 8.30 alle 18.30, è vietata la circolazione ai veicoli alimentati a gasolio per il trasporto persone fino alla classe 4 inclusa, ai mezzi per il trasporto merci fino alla classe 3 compresa. Dalle 8.30 alle 12.30, invece, si fermeranno i veicoli trasporto cose Euro 4 diesel.
È vietato quindi utilizzare sistemi di riscaldamento a legna che abbiano prestazioni sotto le 4 stelle, accendere falò barbecue e falò, e tanto meno fuochi d'artificio. E una bacchettata se la prendono anche le famiglie che hanno già acceso il riscaldamento e che dovranno ridurre di un grado la temperatura dentro le case.
Il blocco resterà attivo fino a quando non verranno certificati da Arpa due giorni consecutivi di valori sotto i 50 microgrammi.
In base agli ultimi dati forniti proprio da Arpa Lombardi, infatti, i valori di pm 10 nelle province lombarde, restano ancora sopra i 50 microgrammi per metro cubo, sebbene i dati si siano quasi dimezzati in molte città e con un ulteriore deciso decremento nel pomeriggio di ieri.
Ieri a Milano (grazie soprattutto al vento) si è passati da 128 a 74. Tuttavia le folate violente hanno avuto altri risvolti. Intorno alle 12.30, ad esempio, in via Colleoni (zona Sempione) un albero è caduto su una vettura parcheggiata. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il 118 e il traffico è stato bloccato.
Intanto sempre ieri, ma a Parigi, nel corso di un vertice dei sindaci del network C40, il nostro primo cittadino Giuseppe Sala si è impegnato con i colleghi di altre 11 metropoli mondiali a mettere in atto un piano per acquistare solo autobus non inquinanti a partire dal 2025 e raggiungere così l'obiettivo di realizzare aree a «zero emissioni» entro il 2030.
Le dodici città coinvolte nel progetto - oltre a Milano e a Parigi ci sono Londra, Los Angeles, Città del Capo, Copenhagen, Barcellona, Quito, Vancouver, Città del Messico, Seattle e Auckland - hanno in totale oltre 80 milioni di abitanti. E ieri si sono impegnate ufficialmente a promuovere mezzi di trasporto alternativi, piste ciclabili e reti di trasporto pubblico che non utilizzino combustibili fossili.
«L'inquinamento atmosferico causato dai veicoli diesel e
benzina sta uccidendo milioni di persone in tutto il mondo», ha dichiarato il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo. Che sul proprio profilo Facebook ha scritto: «Proseguiamo la nostra azione per strade più verdi e più sane».PaFu
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