Ventiquattro agenti in servizio dalle 23 e 45 della notte alle sette e mezza del mattino. Stop. Otto pattuglie in tutto, per coprire le emergenze - dagli schiamazzi agli incidenti stradali, risse, controlli nelle zone della movida e quant’altro venga segnalato ai centralini dello 02.0208-sull’intero territorio della città. Sono le (poche) forze dei vigili in campo in una notte tipo d’agosto, a Milano. Città che sta cambiando tendenze: più gente va in vacanza a luglio, la crisi quest’anno costringe a saltare le ferie 45mila persone in più rispetto al 2011, nella settimana di ferragosto 4 milanesi su 10 saranno a casa. E in una notte tipo, prendiamo venerdì scorso, le pattuglie della polizia locale a disposizione erano solo otto con tre vigili ciascuna.
Cinque squadre (quindici vigili) sono rimaste bloccate per tutto il turno nei presidi fissi che di solito vengono coperti con vigili in straordinario. Due pattuglie ai Navigli, una al Parco delle Rose, una all’Arco e una nell’area di via Colico, sgomberata da poco. Solo altre tre auto sono rimaste a disposizione per le emergenze in tutta la città. E i vigili ovviamente vengono dirottati a seconda della gravità. Incidente con morti o feriti, priorità altissima. Feriti lievi: gli automobilisti coinvolti possono aspettare delle ore per i rilievi. Senza feriti: armarsi di pazienza e (forse) prima dell’alba arriverà qualcuno. Inutile ripetere la risposta data ad un’anziana che all’ 1 ha trovato un cane abbandonato: «Se può lo tenga fino a lunedì». Problema in più per gli incidenti con decessi e feriti gravissimi (quei casi per cui verrà aperto un fascicolo). L'altra sera c'era una sola auto del reparto radiomobile attrezzata per i rilievi tecnici avanzati e l'etilometro. E doveva intervenire anche a supporto di polizia e carabinieri (sprovvisti di alcol-test).
É estate anche per i ghisa, c'è ovviamente il problema di un organico più ridotto per le ferie. Anche se quest'anno come si diceva 4 milanesi su 10 sono in città e le chiamate ai centralini aumentano. Ma si aggiunge il problema che le pattuglie in servizio ordinario sono costrette a coprire anche quei presidi fissi nei luoghi della movida che normalmente venivano svolti dai vigili in straordinario. Qualcosa sta cambiando, è sempre più critico trovare volontari che per qualche soldo in più in busta paga siano disposti a presidiare di notte sui Navigli e alle Colonne. Troppo rischioso, dice qualcuno, e si sentono poco tutelati. Basta poco per finire nella gogna mediatica. «Dobbiamo svolgere la nostra funzione di tutori della sicurezza? Dobbiamo svolgere un compito da assistenti sociali?» in attesa che in Comune si mettano d'accordo sulla linea e chiariscano le idee anche ai vigili, molti preferiscono tornare a casa a fine turno.
Masucci che rappresenta i ghisa prova a spiegare la fuga. «Come categoria subiamo troppi infortuni - premette - e in tutti noi il ricordo della barbara uccisione di Nicolò Savarino, il vigile travolto e ucciso da un suv in fuga mentre era in servizio, è più vivo che mai». Inoltre «dopo il tragico epilogo del cileno scappato da un posto di blocco, emblematico è ciò che avviene ad esempio nelle zone della movida milanese, dove ogni sera siamo obbligati ad intervenire su risse con gente violenta, ubriaca o drogata ed essendo questi servizi prestati in regime straordinario (oltre l'orario ordinario di servizio e quindi volontario) moltissimi colleghi evitano di dare la loro disponibilità». Specie se, questo non lo dice lui, ad un arresto o a una reazione decisa delle forze di polizia ci sono consiglieri che si schiererebbero subito - e a prescindere - dalla parte dei centri sociali e popolo della movida. «Il sindaco Pisapia metta da parte le ideologie e ci convochi subito come aveva promesso all'indomani dell'assassinio di Savarino» conclude. E con le poche risorse in campo, da tempo i sindacati chiedono all'assessore alla Sicurezza Marco Granelli di ridimensionare il servizio dei vigili di quartiere. Anche se era una promessa della campagna elettorale.
«Chiediamo all'assessore di ridurre gli agenti di quartiere - conferma Masucci - investendo piuttosto sulla centrale operativa». A rispondere allo 02.0208 a regime ci sono cinque centralinisti che diventano quattro di sera e due di notte. D'estate si dimezzano, rimangono due almeno dalle 23.45 alle 7.
30 (meno sarebbe impossibile), ma oltre ai cittadini devono rispondere anche alle chiamate istituzionali, dai vigili del fuoco alle ambulanze. Una mole di lavoro «rende faticoso per chi sta in centrale coordinare bene le pattuglie».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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