Onorevole Mariastella Gelmini, da coordinatrice lombarda di Forza Italia vede davvero le condizioni perché il centrodestra torni unito a Milano?
«Me lo auguro e lotterò fino in fondo perché a Milano possiamo presentarci col centrodestra unito e con un'apertura alla città e al civismo. Mi auguro e lotterò perché prevalga la logica della coalizione. Non si può riconsegnare Milano a una giunta di sinistra».
Come fare a ricostruire una coalizione che appare ancora piuttosto litigiosa?
«Credo che su sicurezza, rilancio delle periferie, taglio delle tasse, fallimento conclamato della giunta Pisapia, il centrodestra non farà fatica a ritrovare l'unità. Ed è necessario che plasticamente sia evidente l'unità. Un discorso che vorrei riguardasse anche Salvini».
È un invito a Salvini perché cessi le ostilità e si sieda al tavolo?
«Invito Salvini a un tavolo con tutto il centrodestra, con Giorgia Meloni e Angelino Alfano. Tutti insieme decideremo il candidato e il futuro di Milano. Dividerci adesso vuol dire perdere».
Il segretario della Lega sottolinea le distanze sul governo Renzi. Sono superabili?
«Non è possibile un accordo a Roma, dove siamo su posizioni diverse sul Nazareno, ma questo non può essere un alibi per dividere il centrodestra a Milano. In Regione governiamo insieme e la Lombardia, anche se deve migliorare su imprese e lavoro, come il Veneto è un modello per il centrodestra».
E il Quirinale? È un elemento di unità?
«Lo valuteremo. Ma in una coalizione si guardano i problemi dei cittadini, i problemi concreti, e noi chiediamo reciprocità. Non accettiamo diktat dalla Lega: ci aspettiamo una logica di coalizione».
Le primarie che chiedono Fratelli d'Italia possono essere una strada?
«Le primarie non sono escluse, ma nemmeno necessarie. Non credo sia questo il tema: prima è importante convocare un tavolo milanese e trovare ciò che ci unisce».
Pensa che alla fine Pisapia si ricandiderà?
«Trovo surreale il balletto sulla sua ricandidatura. Un sindaco che conclude il primo mandato si presenta anche al secondo. Ma se anche non si presentasse, la sinistra non può pensare di far dimenticare così i suoi problemi. Resta né più e né meno la stessa cosa.
Anche la famiglia è un tema fondamentale della coalizione?
«La tutela della famiglia è nella carta dei valori di Forza Italia. Noi non abbiamo solo parlato ma anche approvato provvedimenti per giovani coppie e abbiamo sempre fatto una politica in difesa della famiglia».
E le unioni civili tra persone dello stesso sesso di cui tanto si discute a Milano?
«Con Berlusconi, in maniera coraggiosa, abbiamo aperto al riconoscimento dei diritti, alle unioni civili tra persone omosessuali. Non sono assolutamente in contraddizione con la famiglia e non prevedono omologazione al matrimonio. La Cdu in Germania e tanti partiti conservatori in altri Paesi hanno già fatto questa scelta. È un tema valoriale su cui non ci sono differenze».
E sulle moschee? Su questo tema la posizione è comune?
«Il centrodestra ha una posizione unanime. L'ho detto più volte: in questo momento non è una priorità. E se deve nascere una moschea, non è possibile pasticciare come sta facendo il governo Pisapia. Bisogna agire in maniera intelligente e avendo a cuore la sicurezza dei cittadini».
Come si difende la sicurezza dei cittadini?
«Rendendo obbligatorio l'uso della lingua italiana. E poi è importante che i luoghi di culto siano edificati nei siti adeguati. I quartieri e i comitati sono insorti perché ritengono queste scelte sbagliate».
Lei ha invitato a non fare totocandidati ma altri ne parlano e Fdi mette i paletti a Ncd. Che ne dice?
«Penso che il centrodestra sia ricco di personalità in grado di fare meglio di Pisapia».
Forza Italia intende proporre un candidato proprio?
«Ho stima di Salvini, stima di Lupi, stima di Gallera e di altre personalità di Forza Italia.
Ma ripeto: senza la consapevolezza che solo uniti si vince, la scelta del candidato è un nuovo elemento di divisione. Qualcuno farà un passo indietro, non so chi, per trovare l'unità. Senza il passo indietro, il rischio è che a vincere sia ancora una volta la sinistra».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.