Violentata dal cliente dentro il suo ristorante

La polizia ha arrestato un eritreo richiedente asilo. Ha minacciato la donna con un coltello

Violentata dal cliente dentro il suo ristorante

È rimasta sola nel proprio ristorante in balia di un cliente che prima sembrava solo insistente e poi è diventato violento. La titolare di un locale etnico della zona di Porta Venezia ha denunciato di essere stata stuprata e minacciata con un coltello puntato alla gola. L'uomo, un richiedente asilo eritreo di 34 anni, è stato arrestato.

La notizia dell'arresto è stata data ieri dagli inquirenti, la violenza risale a una settimana fa. Nella serata del 13 ottobre l'uomo era entrato nel ristorante gestito da una connazionale di 45 anni. Ha detto di voler cenare e si è trattenuto nel locale dalle 23.30 fino alle 4.30 del mattino. Ha aspettato che la proprietaria rimanesse sola. Lei, vista l'ora molto tarda, l'ha pregato più volte di andare via: il momento della chiusura era passato da un pezzo. Il 34enne ha reagito tentando un approccio, prima verbale poi sempre con maggiore insistenza e aggressività. Ha anche minacciato di fare del male alla ristoratrice, nel caso lei avesse chiamato aiuto.

A quel punto l'eritreo ha abbassato la saracinesca del locale dall'interno e ha afferrato la donna, dichiarando di pretendere un rapporto sessuale. L'ha afferrata e trascinata nel magazzino sul retro del ristorante, minacciandola con una coltello da cucina. Nel ripostiglio l'ha stuprata. Poche ore dopo la vittima è andata al Commissariato Città studi e ha denunciato tutto alla polizia. Sono subito scattate le ricerche del presunto violentatore, sulla base della descrizione del sospettato fornita dalla 45enne gli agenti sono riusciti a rintracciarlo. L'uomo è stato avvistato dai poliziotti che controllavano strade e piazze nella serata del 14 ottobre. Non aveva documenti con sé ed è stato portato in Questura. Dopo i primi accertamenti è risultato senza permesso di soggiorno, senza precedenti penali registrati nella banca dati della polizia e richiedente asilo. Gli agenti hanno eseguito il fermo, disposto dal pm Adriano Scudieri, per i reati di sequestro di persona e violenza sessuale. La Procura ha immediatamente avviato le indagini con lo scopo di raccogliere altre prove a carico del 34enne, che nel frattempo è stato incarcerato a San Vittore. Il fermo è già stato convalidato dal gip.

Meno di un mese fa un ragazzo italiano di origine egiziana di 23 anni è stato arrestato con l'accusa di aver violentato una donna di 34 anni nella notte tra il 23 e il 24 agosto scorso in piazza Gae Aulenti. La vittima stava rientrando a casa e l'indagato l'ha sorpresa alle spalle. L'ha trascinata nei giardinetti vicini e l'ha stuprata. I due si erano conosciuti poco prima e avevano scambiato qualche parola. Il giovane aveva anche provato ad andare oltre, ma lei lo aveva respinto.

La 34enne era stata trovata da una Volante mentre vagava sotto choc dopo la violenza. Alcuni giorni più tardi, e dopo la visita all'Svs della Mangiagalli, aveva deciso di sporgere denuncia. A incastrare il sospettato un campione del suo Dna trovato sulla vittima.

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