Violenza al Corvetto, ventottenne stuprata

Una giovane ecuadoriana vittima dell'ex fidanzato e di un suo amico

Una serata in discoteca è diventata una serata da incubo per una ragazza ecuadoriana di 28 anni, stuprata dall'ex fidanzato e da un amico di lui.La giovane donna ha denunciato di essere stata violentata sabato sera, dopo essere stata in un locale a Rozzano. La polizia ha arrestato due peruviani, accusati di violenza sessuale. Sono l'ex ragazzo della vittima, di 26 anni, e un uomo di 31, entrambi regolari e incensurati. La 28enne ha raccontato di aver trascorso la serata con i due conoscenti che all'uscita dalla discoteca hanno insistito per accompagnarla a casa in zona Corvetto. Avevano tutti bevuto. Una volta nell'appartamento, l'ex fidanzato - con lei aveva avuto una breve relazione - ha iniziato a baciarla e quando la ragazza si è opposta è scattata la violenza. Gli uomini l'hanno stuprata a turno. Il 26enne avrebbe usato il preservativo e avrebbe assistito al rapporto violento tra la giovane e l'amico. Poi i due sono scappati in auto. La donna domenica mattina ha avvertito la polizia che alle 16 ha arrestato i violentatori nella loro abitazione. L'ex abita a Bresso, l'amico a Seveso. Gli esami compiuti alla clinica Mangiagalli hanno confermato la violenza sessuale.È di pochi giorni fa la cattura a Pero da parte dei carabinieri di un 24enne salvadoregno, membro della gang di latinoamericani Ms13. È accusato di aver stuprato lo scorso settembre con due complici una commessa italiana di 29 anni. Il motivo: una vendetta contro il fidanzato di lei, un piccolo spacciatore che aveva rifilato al latino una dose di bicarbonato invece che di cocaina.La nuova violenza invece è maturata in un quartiere, il Corvetto, che sta subendo grandi trasformazioni. Popolare e affollata, la zona è tradizionalmente in mano ai vecchi clan mafiosi. Gli altri gruppi criminali, soprattutto i pusher, hanno ognuno il proprio territorio. Guai a chi sconfina. Ma in questo schema si sono evitate finora le guerre sanguinose, come quella scoppiata tra sudamericani e arabi in via Padova. Il Corvetto però sta cambiando e questo potrebbe sconvolgere gli equilibri interni alla malavita. E la convivenza tra criminali e onesti lavoratori. Le gru prosperano, nascono palazzi chic, è arrivata anche la fondazione Prada.

I nuovi abitanti del quartiere un tempo periferico - ora con la Gialla si arriva a Duomo in un attimo - pagano il mattone a caro prezzo e non sono abituati alle logiche «locali». I nuovi edifici sono accanto a quelli degradati. La convivenza forzata e le spaccature sociali possono far esplodere il conflitto.

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