La violenza dei latinos ormai fuori controllo È lotta senza quartiere

Salvadoregno stupra una donna per ritorsione contro il fidanzato Truffa a base di droga all'origine

Paola FucilieriUna volta «colpivano» solo all'interno del loro gruppo. Ragioni di prestigio criminale o scaramucce tra rivali troppo passionali - questioni d'onore, come si diceva un tempo in Sicilia - venivano regolate a suon di coltello dalle gang latino americane, senza però mai oltrepassare i limiti della pandilla, cioè della vera e propria banda e dei suoi adepti. Latin King (i più famosi), i Nietas (i più violenti), i Trevor e gli Ms13 (i più numerosi) gravitano su tutta Milano e, fino a poco tempo fa, si gestivano rogne e dissapori seguendo regole e codici di comportamento proprio, in un mondo - quello italiano - nel quale si erano volontariamente raggruppati per respingere l'inevitabile isolamento dei «diversi» in un paese straniero. Ma le cose cambiano. A giugno l'episodio gravissimo dei tre giovani sudamericani, originari dell'Ecuador e di El Salvador, appartenenti alla Ms13, arrestati dalla polizia per aver colpito con un machete un capotreno a bordo di un vagone del passante ferroviario. Mercoledì la cattura, avvenuta a Pero grazie alle indagini dei carabinieri della compagnia «Porta Magenta», di un altro ragazzo salvadoregno di 24 anni per un reato non meno grave, il sequestro e successivamente lo stupro di una commessa italiana 29enne. Una giovane donna minacciata con una pistola e un machete, quindi violentata la notte del 26 settembre insieme a due complici (in fase d'identificazione) per vendetta contro il fidanzato, un piccolo spacciatore italiano tossicodipendente di 30 anni. Che aveva rifilato al sudamericano una «pallina» di bicarbonato anziché la dose di cocaina che questi pensava di aver comprato in cambio di 30 euro.Non si fanno scherzi ai balordi. E chi spaccia dovrebbe saperlo. L'arrestato - Wilfredo Alexander Barrera Martinez, detto el Pacaro, l'uccello - ha più di qualche precedente per furti e rapine, un decreto di espulsione emesso nell'agosto 2015 e appartiene alla gang degli Ms13 e ha amici in comune con gli aggressori dei ferrovieri aggrediti a Villapizzone.Dalle ricostruzioni degli investigatori è emerso che la giovane era in compagnia del proprio ragazzo e lo ha accompagnato a consegnare una dose da 30 euro di bicarbonato a un gruppo di sudamericani in zona Quarto Oggiaro. L'intenzione del ragazzo era di ricavare dalla truffa del denaro liquido con cui acquistare subito dopo in piazzale Lotto della cocaina da consumare personalmente. Mentre il pusher concludeva il proprio acquisto il salvadoregno arrestato, uno dei sudamericani truffati, gli aveva telefonato per aver scoperto l'imbroglio e chiedendogli un incontro a Quarto Oggiaro, in via Palizzi. Giunti in auto all'appuntamento i fidanzati sono stati aggrediti da el Pacaro e da due connazionali, armati di machete e pistola. Mentre i due complici rapinavano il cellulare e il navigatore satellitare del ragazzo, l'arrestato ha minacciato la ragazza, obbligandola a risalire sull'auto con cui era arrivata fino lì e a guidare verso un'area isolata dove l'ha poi violentata. Quindi l'ha costretta ad accompagnarlo nuovamente in zona Quarto Oggiaro ed è sparito.

La giovane, sconvolta, è tornata dal compagno per raccontargli dello stupro. Il pusher, però, non si è dimostrato molto comprensivo con la sua donna. Così la commessa, il giorno dopo, si è confidata con un amico e alcuni famigliari che l'hanno convinta a sporgere subito denuncia.

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