Questa volta, anche lopposizione ha dovuto alzare le mani e ringraziare. Non ha avuto neanche il tempo di discutere lordine del giorno depositato in consiglio giusto tre giorni fa (primo firmatario, Basilio Rizzo). Nel documento il centrosinistra chiedeva alla giunta di «considerare lopportunità di concedere contributi straordinari» o fornire direttamente alle scuole «attrezzature di servizio, come distributori di detergente e asciugatoi a perdere» che molti istituti in difficoltà economiche non riescono a garantire. Lopposizione ricordava che senza un aiuto, le scuole non sarebbero in condizione di rispettare le indicazioni - come lavarsi spesso le mani - che il Ministero dellIstruzione e della Salute hanno rivolto agli studenti contro il contagio del virus A, meglio noto come linfluenza suina. «Vogliamo promuovere ligiene nelle scuole e tra una decina di giorni dovremmo essere in grado di presentare un accordo - ha anticipato ieri lassessore comunale alla Salute, Giampaolo Landi di Chiavenna -: cerchiamo una o più aziende disposte a fornire gratis agli istituti il materiale necessario, come carta igienica, sapone, materiale detergente». Anche lassessore ricorda che le linee ministeriali invitano «a detergersi le mani con molta frequenza, e dobbiamo aiutare le scuole a rispettarle». Il capogruppo della Lista Ferrante, Carlo Montalbetti, plaude alla volontà «bipartisan di dare una mano alle scuole, che sono a corto di risorse: prima ancora di discutere lodg scopriamo che il Comune sta lavorando su una soluzione concreta». Che farà risparmiare anche le famiglie, visto che spesso è a loro che i presidi chiedono di carta, sapone, dispenser.
Quelli di amuchina, per prevenire la diffusione della virus A, verranno installati entro il 16 ottobre in ventinove sedi comunali. Sessanta erogatori in tutto, da Palazzo Reale alla biblioteca Sormani, Valvassori Peroni e Accursio, dai nove consigli di zona a Palazzo Marino, allufficio elettorale e lanagrafe di via Larga (dove ne verranno distribuiti 12). É loperazione «Mani pulite» che il Comune mette in atto a costo zero per 5 mesi («ma speriamo anche dopo e in più sedi» precisa Landi) anche a fronte di un dato preoccupante fornito dallistituto Ipsos, che ora realizzerà una ricerca ad hoc solo su Milano: due persone su tre non si lavano le mani dopo aver usato i wc pubblici. «É loccasione - spiega Landi - per ricordare che la corretta igiene delle mani è il principale e più semplice strumento per evitare influenze, raffreddori e contaminazioni varie».
Anche Amsa scende in campo per tutelare i 3.
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