Virus "guastafeste": record di rinunce

Aumento di contagi e paura fanno saltare cene, eventi e viaggi. Crolla il turismo

Virus "guastafeste": record di rinunce

I casi che continuano ad aumentare - ieri in Lombardia si sono registrati 8.292 positivi -, le classi in quarantena, l'incertezza sulle possibili nuove restrizioni stanno scatenando il panico nella regione, ma non solo. La comunicazione negativa sulla variante omicron fa sì che l'Italia sia vista come un paese a rischio. Così da inizio del mese, ma in queste ultime due settimane in particolare, si stanno registrando disdette per cene e pranzi di Natale, eventi aziendali, prenotazioni di viaggi. Vietate le festicciole di Natale nelle scuole, mentre il Comune ha cancellato il concertone di Capodanno in Duomo.

CENE E PRANZI DI NATALE

«Un disastro» lo definisce Alfredo Zini, titolare dello storico ristorante Al Tronco. «Abbiamo lavorato bene fino a fine novembre - racconta Zini - e dopo il Ponte di Sant'Ambrogio, che tradizionalmente è un periodo calmo, siamo abituati a due settimane calde. Così è stato fino a settimana scorsa, poi è cominciato il disastro. Le tavolate che avevo per pranzo, da 25 persone si sono ridotte alla metà, così quelle aziendali da 70 invitati e questa mattina mi hanno disdetto un pranzo da 20 coperti. Oggi ho fatturato il 30 per cento in meno. I motivi? I casi positivi in aumento - spiega Zini -, i lavoratori in smart working che non vogliono rischiare, le responsabilità delle aziende che temono che i dipendenti si contagino. Paradossalmente avevo lavorato meglio lo scorso anno, quando le regole erano certe».

EVENTI AZIENDALI

Stesso discorso per gli eventi aziendali: «Tre giorni fa hanno cancellato un evento da un centinaio di ospiti - racconta Riccardo Donati de Il Cerchio, locale specializzato in banchetti - ma io avevo già fatto la spesa. Così una scuola di calcio che organizza abitualmente la cena di Natale da noi, ha dovuto disdire per 3 casi di positività. Un altro pranzo di lavoro è stato annullato all'ultimo perché gli stranieri che avrebbero dovuto partecipare hanno dato forfait. C'è chi ha paura, chi si sente responsabile, chi ha no vax a tavola. Sembra un paradosso - continua Donati - ma avevamo lavorato molto meglio lo scorso anno. La paura del contagio fa sì che i clienti chiedano distanziamenti maggiori di quelli stabiliti o cancellino le cene di Natale anche tra famigliari. Siamo disperati».

ALBERGHI

Il rischio di nuove restrizioni, la situazione di incertezza e il fatto che non ci siano eventi in città fa sì che ci siano poche prenotazioni. «Dal 10 dicembre le camere bloccate sono solo una su dieci - spiega Maurizio Naro, presidente di Federalberghi Milano - anche se non bisogna dimenticare che ormai le prenotazioni arrivano 48 ore prima della partenza. Non solo, gli stranieri temono anche le eventuali restrizioni al rientro nei loro paesi di origine».

VIAGGI

«Stiamo ricevendo tantissime cancellazioni di viaggi - dichiara Gabriele Milani, direttore della Federazione del Turismo Organizzato -: da un lato i viaggi internazionali sono penalizzati dalla black list dell'Ue, dall'altra dalla comunicazione negativa su Omicron in Italia. Se si era ripreso a viaggiare dopo l'estate, ora Milano, anche per l'assenza di eventi, sta soffrendo particolarmente. Rispetto al 2020 abbiamo perso l'80 per cento del fatturato complessivo: in particolare su Milano si può parlare di un calo del 90 per cento degli affari per turismo e del 70 per cento per il settore business». Cancellati nell'ultimo mese i viaggi per l'Italia da chi arriva dal mondo anglosassone, così se Israele ci ha chiuso i confini, la Giordania è stata inserita nei paesi «vietati».

Allo stesso modo gli spostamenti verso le città d'arte e le isole stanno subendo il 50 per cento di disdette». Per fortuna rimane in piedi il corridoio turistico, ovvero destinazioni sicure come Maldive, Seychelles e Mauritius dove le prenotazioni tengono.

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